1963 Gli “Aerei Leggeri” crescono

di Antonio Serpe

Agli inizi degli anni 60, in previsione dell’acquisizione di mezzi più grandi dei Piper e dei Cesna, furono mandati presso la 110^ Compagnia dell’Aviazione dell’Esercito Americano, di base sull’ aeroporto di Boscomantico a Verona, dei piloti di aereo leggero e di elicottero, per il passaggio sugli aerei OTTER U 1-A (U sta per utility) e sugli elicotteri CHOCTAW; i piloti furono: per gli aerei i maggiori Gentile, Alvino e Serpe (credo di essere stato l’ultimo) e per gli elicotteri il capitano Sorrentino ed il tenente Treu, mio contemporaneo. L’aereo OTTER U 1-A De Havilland (foto): un bel “grande” aereo in confronto agli L 21 B), ala alta, monomotore, con cabina di pilotaggio completa di tutti gli strumenti per il volo e addirittura di “portacenere di sicurezza” e dispositivo per (scusate) la pipì dei 2 piloti; in fusoliera 10 sedili a poltrona, di tela e ripiegabili in caso di carico di nuclei paracadutisti o di materiali ingombranti e, vicino al portellone d’ingresso, il seggiolino per il meccanico; in coda, in fondo (non è il solito “dulcis”) il gabinetto, piccolo ma completo. Quindi, 1° e 2° pilota, meccanico, 10 passeggeri o un nucleo di 6 paracadutisti con equipaggiamento ed armamento completi (tanta roba). L’addestramento, diurno e notturno, a vista e strumentale, iniziò ii 30 ottobre 1962 e il 10 gennaio 1963, dopo 5 atterraggi, da solo, col sistema I.L.S., fui dichiarato idoneo a fregiarmi delle “Wings” U.S. Army.

FLASH BACK:

L’8 luglio 1963 il mio equipaggio (poiché, oltre il comandante della 110″, ero il solo Ufficiale Superiore e quindi sempre “capo equipaggio”) ricevette la missione di andare a Brindisi per “prelevare materiale ingombrante” (sic). Quindi col mio ex istruttore Mister Shug (i Warrant Officers, 1°. 2°. e 3° erano meno di ufficiali, ma con più autorità ed autonomia dei nostri Marescialli e venivano interpellati col titolo di Mister) partimmo per Brindisi; dove arrivammo dopo 4 ore e 5 minuti. Lasciammo l’aereo al “Nucleo Manutenzione” per l’ispezione post-volo, il rifornimento e, l’indomani e con noi, l’ispezione pre-volo. La mattina del 9, aereo pronto e carico (un cassone lungo circa 3 metri) che occupava mezza fusoliera e due passeggeri in abito civile, alle 12:30 decollammo per Vicenza. Dopo poco più di un’ora, uno dei passeggeri ci offrì dei meraviglio si sandwiches molto imbottiti, molto freschi, molto americani insomma e due lattine di birra freddissime. Alla mia sorpresa, Mister Shug mi informò (non mi era stato detto niente) che il cassone conteneva, avvolto nel ghiaccio secco, il feretro di un sergente che da Vicenza sarebbe stato trasferito ad Heidelberg e da qui negli Stati Uniti; i due civili erano i “morticians”, i necrofori che avrebbero provveduto al “maquillage” del morto prima della consegna ai familiari.

Beh, io quella birra non son riuscito a finirla e, quanto al panino… glissons!

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