
Occhi puntati verso la lotta ai tumori del sangue al 34° AV.ES “Toro” di Venaria Reale. I suoi militari, da sempre altruisti e attenti a chi è in difficoltà, hanno, nel mese di giugno, posto attenzione verso i pazienti onco-ematologici in attesa di trapianto di cellule madri del midollo osseo, informandosi e dimostrando la disponibilità ad aiutare questi pazienti grazie al personale ADMO – Associazione donatori midollo osseo.
Il tema della donazione, che necessita di un’adeguata formazione, è stato presentato e trattato all’interno di due briefing informativi come quelli che regolarmente si realizzano all’interno della caserma. Quel giorno, insieme ai responsabili di ADMO, vi è stata una commovente testimonianza di una ragazza trapiantata di midollo, viva proprio grazie al suo donatore.
Già al termine dell’incontro è emersa la volontà, di buona parte dei presenti, a compiere un gesto concreto: perfezionare l’adesione ad ADMO iscrivendosi al registro donatori per poi donare in caso di compatibilità.
“Se non avessi avuto la donazione ora non potrei essere qui a raccontare la mia storia, riferisce Anna, volontaria ADMO. Il mio donatore era l’unico, fra gli iscritti in tutto il mondo, compatibile con me e non ha esitato ad aiutarmi, anche se non mi conosceva e mai mi conoscerà (la donazione è anonima). Mi ha restituito la vita e sono potuta tornare alla normalità e alle mie passioni, fra le quali la corsa: una volta ripresa dal trapianto ho corso anche alla Maratona di Milano per pubblicizzare l’ADMO.”
Dal desiderio di molti a contribuire è scaturita la concretizzazione: in due mattinate, il 15 e il 18 giugno, presso la caserma ci si è dedicati all’iscrizione al registro donatori. I 26 candidati si sono sottoposti a un colloquio medico (per la verifica della presenza delle caratteristiche di idoneità) e a un tampone di saliva, dai quali saranno estratti i dati genetici, indispensabili per verificare la compatibilità con possibili riceventi. Tali informazioni saranno poi inserite nel Registro Nazionale dei Donatori, collegato con tutti i Registri Internazionali, e saranno comparate con quelle delle persone in attesa di donatore perché, per la buona riuscita del trapianto, occorre che le due persone abbiano un’eguaglianza a livello dei geni del sistema di istocompatibilità.
“Un ottimo risultato – commenta soddisfatto il Presidente dell’ADMO Piemonte – considerando che l’età media dei militari della caserma è superiore ai 35 anni che è il limite per iscriversi alla banca dati. Purtroppo la statistica dice che solo una persona ogni 100.000 è compatibile con chi è in attesa della donazione. Questa la ragione del desiderio di ADMO di incrementare gli iscritti, per poter offrire maggiori profili genetici sui quali contare, e per salvare sempre più persone e soprattutto bambini. Attualmente, solo per la metà dei candidati a trapianto viene reperito il donatore giusto: iniziative del genere sono concrete azioni per la salvezza di vite umane che fanno onore ai nostri ragazzi in divisa”.
Cap.Sa Me Elisa Gualtieri