Presepi a Viterbo

Sabato 7 dicembre 2019 è stata inaugurata, a Viterbo, la Mostra Presepiale della sezione provinciale AISM di Viterbo curata dal socio Muscarà 1° Lgt Vito Di Noto, il contest che ha fatto scoprire un gioiello nascosto nel centro storico di Viterbo portando ad aprire la chiesa di San Giacomo in via Saffi chiusa da anni, con una esposizione solidale a sostegno del progetto “Sclerosi multipla, giovani mamme e bambini”, patrocinata tra gli altri da “30 ore per la vita”.

È stata inaugurata dal sindaco Giovanni Arena, dall’assessore ai Servizi sociali Antonella Sberna, erano presenti diversi soci della sezione Muscarà. Il Vicario Generale della Diocesi di Viterbo don Luigi Fabbri ha portato la sua preghiera e benedizione al taglio del nastro.

La mostra che rimarrà aperta sino al prossimo 6 gennaio, espone tanti meravigliosi piccoli e grandi presepi realizzati da volontari, scuole e associazioni che riempiono lo spazio della chiesa. Si ammirano con stupore la riproduzioni perfette del borgo di San Martino, della Cattedrale S. Lorenzo e della Basilica della Madonna della Quercia, e di altri scorci medioevali viterbesi a opera di Giulio Bernabucci, e dei presepi dello stesso Vito che espone sia particolari presepi su tronchi d’ulivo che un suggestivo presepe definito “inclusivo”, secondo quanto raccontato da Vito, è un presepe nato a Belgrado affinché fosse accettato dai fratelli cristiani ortodossi. La novità riguarda il trasferimento delle immagini dei personaggi del presepe, su delle pietre del Danubio, del Sava e del Drin realizzando di fatto un presepe con immagini e senza le statue. Per inciso, la presenza delle statue in ambito sacro è considerata dagli ortodossi idolatria, ed è questa una delle questioni per il quale non è accettato il presepe e che dividono de facto le due chiese.

Angelo Valentini

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