
Si è svolta il 23 settembre, presso la Caserma De Gennaro a Forlì, sede del 66° Reggimento Fanteria Aeromobile “Trieste”, la cerimonia di avvicendamento al comando tra il Colonnello Marco Licari e il Colonnello Giovanni Cruciani.
Il direttore del Basco Azzurro Col. Mauro Bloise ed una delegazione di soci ANAE della sezione “VEGA”, con il vessillo associativo, ha presenziato a questo significativo evento, per la prima volta, infatti, il cambio di comando di questa storica unità è avvenuto nell’ambito della famiglia dei baschi azzurri dell’Aviazione dell’Esercito.
Davanti al reggimento schierato con la bandiera di guerra, alla presenza dal comandante della Brigata aeromobile “Friuli”, generale di brigata Massimiliano Belladonna, hanno partecipato all’evento, tra le autorità, il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, il presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca, il vescovo di Forlì-Bertinoro Livio Corazza, il questore Lucio Aprile e il capo di gabinetto della prefettura,Valentina Sbordone, in rappresentanza del prefetto Antonio Corona. Presenti anche i gonfaloni di Forlì, Cesena e Riolo Terme e i labari delle associazioni combattentistiche e d’arma.
Il colonnello Licari lascia il comando dell’unità dopo due anni. Il reggimento, sotto la sua guida, è stato impiegato all’estero nelle operazioni Leonte 30 in Libano, EUTM in Somalia, Resolute Support in Afghanistan, Takuba in Mali e sul territorio nazionale nell’ambito dell’operazione Strade Sicure, nelle piazze di Firenze e Napoli, dove ancora oggi è impegnata la 2^ compagnia aeromobile “Beirut”.
Nel discorso di commiato, il Comandante uscente, rendendo onore alla Bandiera di Guerra, ha ricordato i caduti ed ha ripercorso i momenti significativi vissuti in Patria e all’estero al comando del 66°.
“Saluto Simonetta e Stefano Politi, figlia e nipote dell’eroe Mario Leonida, oggi qui con noi, la grande responsabilità di essere gli eredi dei Leoni di Takrouna ci rende fieri e orgogliosi. Un grande onore per me comandare gli air assaulter del 66°, il reggimento non ha avuto alcuna pausa, sempre con lo zaino pronto. Ci sono state grandi innovazioni, la rivisitazione del Centro di formazione aeromobile, il riconoscimento dell’indennità aeromobile avanzata e del brevetto. Stiamo vivendo una fase di crescita senza precedenti nel mondo dell’air assault”.
“Tutti i traguardi operativi e addestrativi raggiunti sono frutto di uno straordinario lavoro di squadra e rivolgo un sincero ringraziamento alle autorità locali e a tutta la cittadinanza, dal 1975 la casa del 66° è Forlì, di cui siamo cittadini onorari”. Nell’ambito dei legami con il territorio, spicca il progetto “For Libano”, espressione di un efficace sinergia tra la comunità forlivese e il 66° Reggimento, nata da un’iniziativa nella “Terra dei cedri”, che ha permesso di aiutare la popolazione libanese.
Il colonnello Marco Licari è destinato a Roma, Stato Maggiore dell’Esercito, dove ricoprirà l’incarico di capo ufficio promozione e marketing.
Il Generale Belladonna ha espresso un vivo apprezzamento al Col. Licari, “Nell’ottobre 2020 hai iniziato la serrata preparazione del reggimento per l’impiego in teatro operativo ma senza la comunità forlivese il 66° non avrebbe potuto fare la differenza – ha aggiunto il generale rivolto al sindaco Zattini – grazie al vostro modo di essere italiani, essere umani, guidati dai valori. L’unica provincia con l’accento è Forlì. In Libano il 66° ha fatto la differenza. Oggi saluto il 66esimo comandante del 66° reggimento, un evento unico o un caso? Forse, ma lui ha fatto la differenza.
Al colonnello Cruciani, che oggi assume il comando degli eredi dei Leoni di Takrouna, un sincero in bocca al lupo.
Il 66° Reggimento Fanteria Aeromobile “Trieste”, unità di spicco dell’Esercito Italiano dalla gloriosa tradizione e che fonda le proprie origini dal 66° Reggimento Fanteria costituitosi nel 1862, è recentemente passato, con la Brigata Aeromobile Friuli”, sotto il Comando dell’Aviazione dell’Esercito (nei prossimi numeri del Basco Azzurro daremo spazio alla storia secolare di questa unità ed alle sue gesta in Africa settentrionale nella seconda guerra mondiale, in particolare la battaglia di Takrouma) .



Il colonnello Giovanni Cruciani, 44 anni, nato a Foligno (Pg), sposato con due figli, ha frequentato il 178° corso “Saldezza” dell’Accademia militare di Modena (1996-1998). Nel grado di tenente, nel 2001, è stato assegnato al 66° reggimento fanteria aeromobile “Trieste”dove ha svolto gli incarichi di comandante di plotone fucilieri e mortai e comandante di compagnia fucilieri. Dal 2007 al 2011 ha prestato servizio alla Scuola sottufficiali di Viterbo quale comandante di compagnia allievi marescialli. Laureato in scienze strategiche e scienze politiche, ha frequentato il 136° corso di Stato Maggiore e il 17° corso superiore di Stato Maggiore conseguendo il titolo ISSMI. Ha partecipato alle operazioni all’estero in Bosnia, Iraq, Kosovo e Afghanistan. E’ stato assegnato all’ufficio reclutamento, stato e avanzamento dello Stato Maggiore dell’Esercito quale ufficiale addetto. Nel periodo luglio 2018 – agosto 2019 ha comandato il 1° battaglione del 66° reggimento fanteria aeromobile “Trieste” ed è stato reimpiegato presso il I Reparto dello Stato Maggiore dell’Esercito, con l’incarico di capo della 3^ sezione politica e pianificazione dei reclutamenti, da dove proviene. Dal 23 settembre 2022 è il 67esimo comandante del reggimento.
Fonte COMAVES, 66° rgt e PERSEONEWS.