
VITERBO – Cambio al vertice quello che ha coinvolto il primo gruppo squadroni addestrativo AVES “Auriga” e che ha visto, lo scorso 7 settembre, l’avvicendamento del tenente colonnello Fabio Bianchi al tenente colonnello Andrea Onofri.
La cerimonia si è svolta nel pomeriggio, alle ore 15.30 presso l’hangar 5 della caserma “Dante Chelotti”, alla presenza del comandante del Centro addestrativo Aviazione dell’Esercito, il colonnello Giovanni Maria Scopelliti, dei familiari dei comandanti, del vessillo della sezione Muscarà e dell’Associazione Nazionale Aviazione dell’Esercito, nonché delle rappresentanze degli altri reparti AVES di Viterbo.
Nel suo discorso di chiusura di comando, il tenente colonnello Onofri ha tenuto a ringraziare tutto il personale del gruppo per le attività svolte dalla Sezione addestramento teorico (S.A.T.), dagli istruttori di volo e dagli istruttori S.E.R.E.; includendo nei ringraziamenti anche il primo gruppo squadroni “Sestante” e il Comando del Centro per il supporto di tutte le attività svolte relative all’impiego dei piloti e dei tecnici meccanici AVES.
Le parole del colonnello Scopelliti hanno invece evidenziato l’importanza che da sempre il primo gruppo squadroni addestrativo “Auriga” ha rivestito all’interno del CAAE quale fulcro essenziale della formazione di piloti e specialisti della Specialità. “Il Gruppo Auriga”, ha asserito il comandante, “è il motivo principale per cui il CAAE, scuola di volo dell’Esercito Italiano, ha ragione d’esistere”.
Al tenente colonnello Bianchi, comandante subentrante, va quindi il compito di proseguire la prestigiosa guida di un gruppo che opera da anni al servizio della formazione e del successivo impiego operativo; ambiti a lui noti, avendo già lavorato al CAAE in qualità di istruttore di volo nel periodo in cui il comandante del Centro era l’attuale Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Danilo Errico.
Il tenente colonnello Bianchi lascia il Terzo reparto dello SME, ove ricopriva l’incarico di Capo sezione terza dimensione.
La formazione è, come è noto a chiunque pensi al CAAE, ciò che fa di una sede la scuola; un luogo fisico e mentale dove l’apprendimento non è solo un mero avvicendarsi di nozioni da memorizzare, bensì quella strada fatta di memoria e di esperienza che conduce all’obiettivo di imparare, come sempre, come le nostre aquile sanno fare meglio: coi piedi per terra, continuando guardare in alto.
C.le Silvia Russo