Ricompense

Le decorazioni al Valore e al Merito dell’Esercito sono disciplinate dallart. 1433 del D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66 e dall’art. 825 del D.P.R. 15 marzo 2010, n. 90.

Le medaglie d’oro e d’argento al valore dell’Esercito sono concesse a coloro che, in condizioni di estrema difficoltà, hanno dimostrato spiccato coraggio e singolare perizia, esponendo la propria vita a manifesto rischio per salvare una o più persone in grave pericolo oppure per impedire o diminuire comunque il danno di grave disastro

 insegne esercito valore oroinsegne esercito valore argento

MINISTERO DELLA DIFESA – COMUNICATO

Concessione di ricompense al valore dell’Esercito (15A09131) – (GU n.286 del 9-12-2015)

Ten. Col Raffaele Aruanno

Con decreto presidenziale n. 326, datato  16  novembre  2015,  al Tenente Colonnello Raffaele ARUANNO, nato il 2 giugno 1972 a Bari, è stata concessa la medaglia  d’oro  al  valore  dell’Esercito  con  la seguente motivazione: “Comandante di aeromobile, durante la  fase  di sbarco per l’infiltrazione di  Forze  Speciali  italiane  e  afghane, veniva  bersagliato  da  violento   fuoco   nemico.   Con   coraggio, lucidissima  determinazione  e  a  rischio  della  propria  vita,  si accertava  in  prima  persona  che  nessuno  dei  militari   sbarcati rimanesse sul terreno e manovrava il proprio  elicottero,  gravemente danneggiato, consentendo l’evacuazione dei feriti a bordo.  Magnifica figura di pilota e Ufficiale che ha  contribuito  a  dare  lustro  al Contingente  nazionale  e  all’Esercito  Italiano  in   un   contesto interforze e multinazionale”.

Shindand (Afghanistan), 5 gennaio 2014.

Capitano Paolo Giangregorio

Con decreto presidenziale n. 327, datato  16  novembre  2015,  al Capitano Paolo GIANGREGORIO, nato il 18 agosto 1979 a Bari, è  stata concessa  la  medaglia  d’argento  al  valore  dell’Esercito  con  la seguente motivazione: “Pilota dell’Esercito, durante una missione per l’infiltrazione  di  Forze  Speciali  italiane  e   afghane,   veniva investito da violento fuoco nemico che ne danneggiava  gravemente  il proprio elicottero. Con mirabile lucidità e sangue freddo, manteneva il controllo dell’aeromobile e, avuto conferma del recupero di  tutto il personale già a  terra,  sprezzante  del  pericolo,  iniziava  la manovra  di  decollo,  consentendo  con  il  proprio  ardito  operato l’immediata evacuazione  dei  feriti  a  bordo.  Fulgido  esempio  di Ufficiale che contribuiva al successo della  missione,  dando  lustro alle   Forze   Armate   nel   contesto   internazionale”.   

Shindand (Afghanistan), 5 gennaio 2014.

Sergente Alessio Carducci

Con decreto presidenziale n. 328, datato  16  novembre  2015,  al Sergente Alessio CARDUCCI, nato il 9 marzo 1977 a Viterbo,  e’  stata concessa la medaglia d’oro al valore dell’Esercito  con  la  seguente motivazione: “Sottufficiale tecnico operatore di bordo in missione di volo per  l’infiltrazione  di  Forze  Speciali  italiane  e  afghane, durante la fase di sbarco, subiva  un  attacco  con  armi  portatili. Incurante dei proiettili che lo  avevano  appena  lambito  e  di  una copiosa e pericolosa perdita di olio idraulico che  lo  investiva  in pieno sulla rampa, si esponeva  a  manifesto  rischio  della  propria vita, trascinando fisicamente all’interno  dell’elicottero  i  propri commilitoni. Mirabile esempio di Sottufficiale che ha tenuto alto  il prestigio  del  contingente  nazionale  e  dell’Esercito.”  

Shindand (Afghanistan), 5 gennaio 2014.

Caporale Maggiore Capo Scelto Antonio Garzia

Con decreto presidenziale n. 329, datato  16  novembre  2015,  al Caporale Maggiore Capo Scelto Antonio GARZIA, nato il 14 marzo 1979 a Napoli,  è  stata  concessa  la   medaglia   d’argento   al   valore dell’Esercito con la seguente motivazione: “Mitragliere di  bordo  di elicottero da trasporto, impiegato nell’operazione  di  infiltrazione delle Forze Speciali  italiane  e  afghane,  nonostante  l’aeromobile venisse bersagliato da pesante fuoco nemico, con  coraggio  e  chiaro sprezzo del pericolo, forniva fuoco di  copertura  a  protezione  del lato sinistro del  velivolo,  mantenendo  audacemente  la  posizione. Esperto militare che, esponendosi con il proprio temerario operato  a manifesto rischio della vita, assicurava il reimbarco  del  personale dispiegato  sul  terreno,  dimostrando  altissima   professionalità ,ardimento e profondo attaccamento al dovere”.

Shindand (Afghanistan),5 gennaio 2014.

Primo Caporal Maggiore Simone Sernacchioli

Con decreto presidenziale n. 330, datato  16  novembre  2015,  al Primo Caporal Maggiore Simone SERNACCHIOLI, nato il 10 gennaio 1986 a Bracciano (RM), è stata concessa la  medaglia  d’argento  al  valore dell’Esercito con la seguente  motivazione:  “Graduato  impiegato  in qualità di mitragliere di bordo di elicottero da trasporto,  durante l’infiltrazione  di  Forze  Speciali  italiane  e  afghane,   sebbene investito da un ingente quantità di olio  idraulico  fuoriuscito  da una  tubazione  danneggiata  dai  numerosi  proiettili  che   avevano centrato l’aeromobile, con estremo coraggio e consapevole sprezzo del pericolo, rispondeva efficacemente al fuoco, contribuendo in  maniera determinante alle operazioni di reimbarco del personale.  Eccezionale esempio di militare che ha mirabilmente concorso a elevare l’immagine dell’Esercito  Italiano  nel   delicato   contesto   internazionale”.

Shindand (Afghanistan), 5 gennaio 2014.