Editoriale del n. 4 2021

Cari Soci e lettori,

da poco si è concluso il periodo delle vacanze estive, nel quale molti hanno potuto viaggiare e soggiornare in luoghi della nostra splendida penisola.
Con il progressivo allentamento delle misure anti-Covid, anche la nostra attività associativa ne ha beneficiato potendo svolgere in modo più tradizionale alcune attività che hanno visto protagoniste le nostre sezioni.
Tra queste, mi preme ricordare la prima visita ufficiale presso la sala museale AVES di Viterbo da parte degli allievi delle scuole militari della “Nunziatella” e della “Teulié”, di cui abbiamo parlato nel precedente numero. Come sempre il contributo dei nostri soci “Baschi Azzurri” è stato e sarà importante; la loro conoscenza e la passione per la Specialità costituiscono un prezioso valore aggiunto. Le mansioni da svolgere all’interno della sala museale saranno molteplici: dall’accoglienza del pubblico, al supporto organizzativo in occasione di eventi, alla collaborazione nelle attività di ricerca. Appena saranno elaborate le procedure congiunte tra l’AVES e l’ANAE per la gestione delle attività museali, si darà impulso, attraverso i nostri organi d’informazione, alle programmazioni delle visite che ci aspettiamo numerose.
Tra i molti argomenti di questo numero troverete l’intervista all’ambasciatore Staffan de Mistura, già Inviato speciale dell’Onu in Iraq, Libano, Afghanistan e Siria. Inoltre, con due articoli di analisi storico-culturale, siamo tornati a parlare di Afghanistan, del percorso millenario di quei territori e delle loro popolazioni caratterizzate da lotte e contrasti endemici mai risolti. La scelta di inserire anche argomenti di geopolitica è dettata dal fatto che la dimensione internazionale dell’Aviazione dell’Esercito si collega da sempre alla stretta attualità.
I “Baschi Azzurri” sono presenti in tre continenti fino a raggiungere il Polo Sud, fornendo un supporto non solo logistico e tattico, ma costituendo la quint’essenza della componente operativa di una missione.
Da qui nasce l’idea di dedicare il calendario ANAE 2022 “all’AVES nel mondo”. Un progetto che si aggiunge alla nostra ricca attività editoriale. Il compito dell’ANAE è, come più volte sottolineato, quello di “fotografare” il prestigioso percorso della Specialità e stringere e consolidare sempre di più il legame con il personale in servizio; la vicinanza dell’AVES contribuisce in maniera importante a energizzare costantemente le nostre attività che sempre più trovano spunto per nuovi orizzonti.
Il lavoro dei Soci, dei Presidenti di Sezioni e della Presidenza Nazionale ha permesso, nel corso degli anni, di raggiungere traguardi importanti, ma lo spirito che ci accompagna da sempre è quello di non autocelebrarci ma di guardare al futuro e al traguardo successivo, consapevoli del fatto che traguardi e successi si sono e si potranno raggiungere solo grazie al lavoro di squadra.
Qualsiasi impresa straordinaria non ha senso se non è frutto di una cooperazione.

Buona lettura
Sergio Buono