Esercitazione Airmobile Permanent Training III

 2 Decollo Mangusta

L’esercitazione Airmobile Permanent Training (APT) III è una nuova metodologia elaborata dal Comandante della Bgt. aeromobile “Friuli”, Generale di Brigata Paolo Riccò, con lo scopo di addestrare simultaneamente task group aeromobili rischierabili, in caso di necessità, in qualunque parte del mondo  e nel più breve tempo possibile; una forza di pronto intervento che non necessita di ulteriori attività di integrazione e approntamento.

 

APT prevede la costante esercitazione d’unità di vario livello (pacchetti capacitivi) composte da elicotteri d’attacco, elicotteri multiruolo, fanteria aeromobile ed altri assetti quali trasmissioni, genio e altri, in previsione di impiego in operazioni aeromobili o aeromeccanizzate in ogni tipo di teatro operativo.

Missione

Presenza di separatisti in prossimità di un compound che veniva visualizzato in situazione a “tempo reale” con mappa elettronica e ologrammi su dispositivi portatili. Dopo il fuoco di saturazione degli AW-129D le squadre appiedate dagli UH-90 hanno preso posizione e in breve hanno bonificato l’abitato, riuscendo a neutralizzare tutti i ribelli. Improvvisamente è stata comunicata una grave avaria ad uno dei Mangusta proprio a fine missione con seguente atterraggio pesante. I fanti del 66° si sono rapidamente schierati a copertura intorno all’elicottero (simulato) e veniva attivato l’intervento del task group Artiglio, specializzato in Personnel Recovery e formato anch’esso da UH-90 e AW-129D. Giunti in zona operativa, dagli UH-90 di Artiglio è sbarcata la squadra di soccorso dotata di particolari cesoie  nell’eventualità di dover  liberare l’equipaggio dalle lamiere dell’elicottero incidentato. Nel frattempo gli altri AW-129D ed il personale del 66° si occupavano della sicurezza dell’area. Appena raggiunti e identificati i due piloti venivano evacuati assieme ai soccorritori; il relitto veniva fatto saltare ed in pochissimi minuti tutti erano re-imbarcati e rientravano alla base del 7° Vega a Rimini.

L’articolo completo, sarà pubblicato nel prossimo numero de “il BA”

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