Il 4° “Altair” all’esercitazione alpinistica “5 Torri”

AB205 in volo alle 5 Torri

Anche quest’anno nel cuore delle Dolomiti bellunesi, si è svolta l’esercitazione alpinistica internazionale “5 Torri 2016”, organizzata dal Comando truppe alpine. Un evento sempre molto atteso il cui interesse è accresciuto dal fascino del luogo in cui si svolge, oggi patrimonio dell’UNESCO e “museo a cielo aperto” della Prima Guerra Mondiale, in quanto sono tutt’ora ben visibili e visitabili gli imponenti sistemi di trincee e di fortificazioni realizzate 100 anni fa.

L’esercitazione militare si è svolta in due fasi distinte, che hanno visto prima lo svolgimento delle attività alpinistiche e di soccorso in parete sul versante sud delle Torri e, successivamente, una dimostrazione tattico-operativa nel versante nord in prossimità del Rifugio Scoiattoli. Nel supporto tattico, la Task Force di manovra “Falco” dell’8° reggimento Alpini della Brigata “Julia”, era supportata da un Task Element del 4° “Altair” rinforzato da un CH-47F del 1° reggimento AVES “Antares”, per la prima volta impegnato in una esercitazione in ambiente montano.

La partecipazione del 4° “Altair” ha consentito anche in questa circostanza, di ribadire quanto sia stretto il legame tra il reggimento e i reparti delle Truppe Alpine, con i quali opera abitualmente in deversi contesti, su tutto l’arco alpino. Il supporto al combattimento e il supporto logistico che gli assetti ad ala rotante forniscono alle truppe da montagna rappresenta uno dei compiti principali assegnati al reggimento, e l’addestramento congiunto tra le unità consente di consolidare le procedure d’impiego che si traducono in capacità operative maggiori in un quadro di maggiore efficienza e sicurezza.

Nell’esercitazione è stata ancora una volta apprezzata la versatilità dell’AB205A, in dotazione al reparto, che è stato protagonista in una azione simulata di soccorso su una delle torri con verricello, nello sbarco di un team del 4° reggimento Alpini paracadutisti con la tecnica del rappelling ed il trasporto alle massime prestazioni di un mortaio Thompson da 120mm rilasciato a circa 8500 piedi di elevazione. Il CH-47 ha invece sbarcato un plotone del 8° alpini con tecnica di Fast-Rope e recuperato un team del 4° ranger con tecnica di esfiltrazione a grappolo.

Queste capacità assumono particolare valenza in alta montagna dove diventano “moltiplicatore di forza” consentendo la concentrazione, in tempi ristretti e luoghi difficilmente raggiungibili, delle capacità di combattimento, fuoco ed esplorazione.

Per garantire gli elevati standard qualitativi richiesti da questa tipologia di impiego, risulta indispensabile il costante addestramento in ambiente montano ed il particolare profilo proprio degli equipaggi di volo “dell’Altair” che vengono preparati per pianificare e condurre missioni di volo in alta quota, in condizioni spesso marginali e che richiedono l’impiego delle macchine spesso vicino ai loro limiti tecnici con grande perizia e coraggio da parte degli equipaggi.

Emanuel Contino

Foto Altair

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