Il Basco Azzurro 4/2018

Editoriale del Presidente Nazionale
Gen. Sergio Buono

Da contatti avuti con i presidenti delle sezioni territoriali, ho constatato che l’attività sociale, dopo una breve pausa estiva, è ripresa a pieno ritmo spinta dagli straordinari eventi, che abbiamo vissuto nei mesi di maggio e giungo: assemblea generale dei soci in occasione del trentacinquesimo anniversario della fondazione dell’ANAE, riconoscimento a “il BA” che ha ricevuto il primo premio tra i periodici editati dalle Associazione combattentistiche e d’arma e costituzione dell’undicesima sezione ANAE sulla base AVES di Rimini. Mi piace, in particolare, soffermarmi su quest’ultimo evento ringraziando gli oltre 120 soci che hanno portato all’interno del nostro Organismo, una ventata di gioventù e un rinnovato entusiasmo, grazie al loro fattivo impegno e all’intraprendenza della presidenza di sezione e del consiglio direttivo. Numerosi sono stati i progetti realizzati nella prima parte del 2018 tra i quali, mi sembra giusto ricordare i lavori strutturali e la manutenzione straordinaria al monumento nazionale ai Caduti dell’AVES in Viterbo, il ritrovamento di alcuni cippi nei luoghi di incidenti di volo dove ha perso la vita il personale dell’AVES e la manutenzione annuale di quelli disseminati sul territorio nazionale. Lo scorso luglio, in occasione del centenario della morte di Francesco Baracca, la presidenza nazionale, ha contribuito alla realizzazione di un’opera marmorea posizionata sull’aeroporto sede del 5° rgt. AVES “Rigel” e intitolato all’Asso dei Cieli. Molte sono state le attività di protezione sociale portate a termine dalle sezioni in collaborazione con le realtà territoriali e gli organismi di volontariato insistenti sul territorio. Nel campo editoriale, è stata rinnovata la grafica de “il BA” e realizzato il volume edito dall’ANAE “Eroi, fatti, battaglie della Grande Guerra”. Il successo ottenuto ha spinto la presidenza a continuare nel campo dell’informazione storica di eventi che travalicano l’ambito della nostra Specialità. E’ stato stampato un volume: “Assi eroi aviatori – Medaglie d’oro della Prima Guerra mondiale” che raccoglie le storie e gli atti eroici degli aviatori, raccontate nella terza di copertina del nostro periodico a partire dal numero 4/2014 che hanno permesso ai nostri pionieri di meritarsi la massima decorazione. Il progetto, che attraverso il Basco Azzurro, ci ha accompagnato negli anni delle celebrazioni della Grande Guerra, si è dimostrato interessante e “idea vincente” suscitando nei lettori, anche esterni all’AVES, grande interesse e incondizionati apprezzamenti. A tal proposito, alla vigilia del centenario di “Vittorio Veneto”, nelle pagine successive, leggerete i fatti tragici e commoventi di Riccardo Giusto ventenne di Udine e del diciottenne sardo Alberto Riva di Villasanta: la prima e l’ultima vittima della terribile guerra e le modalità, che portarono Maria Bergamas, madre di un irredentista disperso a designare il “soldato ignoto”. Il prossimo futuro come ormai da tradizione, ci riserva l’evento forse più caratterizzante la nostra associazione insieme agli eventi statutari che solitamente svolgiamo a maggio. Il 18 ottobre, presenteremo il calendario storico ANAE 2019. La storia raccontata riguarderà il mitico elicottero Huey, in Italia, AB 204B, capostipite degli elicotteri multiruolo e di manovra. La sua immissione nell’ALE, avvenuta agli inizi degli anni Sessanta, ha caratterizzato un’epoca oltre che della nostra Specialità, anche del mondo intero. Anche quest’anno, all’interno del calendario, troverete un inserto che in otto pagine, per celebrare il 40° anniversario della costituzione di Italair – 3 luglio 1979, racconterà la storia che ha caratterizzato la vita operativa di molti Baschi Azzurri dell’AVES. Concludo questo mio editoriale, ricordando l’appuntamento che ci vedrà protagonisti il 27 e 28 ottobre a Vittorio Veneto. Ormai, il programma e gli eventi che andremo a celebrare sono noti a tutti. Come già scritto: saremo in tanti, sarà un grande raduno.

In questo numero

Grande Guerra
La questione lavoro e il dopoguerra
di Massimiliano Lagna

La questione del lavoro fu particolarmente sentita durante tutto il periodo di profugato. La necessità di trovare un lavoro remunerativo si poneva per i contadini, per gli operai specializzati, gli artigiani, i commercianti e per tutti coloro che esercitavano una qualunque libera professione. Questa necessità assumeva carattere di eccezionalità per la maggior parte delle donne contando il fatto che prima dell’esodo, esse non avevano alcuna specializzazione non svolgendo un vero e proprio lavoro.

Il Primo
di Michele D’Andrea

Si chiamava Riccardo Giusto (e non Di Giusto), era nato nel 1895 e faceva parte della 16a compagnia del Battaglione «Cividale», 8° Reggimento alpini.
Alle due di notte del 24 maggio, entrato con una pattuglia in territorio nemico per occupare il Monte Natpriciar, proprio di fronte a Tolmino, fu colpito di striscio da un proiettile sparato da un gendarme. La palla rimbalzò sulla vanghetta allacciata allo zaino e gli trapassò la nuca.

L’Ultimo
di Michele D’Andrea

Morì fra le braccia del suo attendente pochi minuti dopo le 15 del 4 novembre 1918, mentre un nostro caccia, sbucato dalle nuvole con un lungo drappo tricolore appeso alla carlinga, annunciava la fine della guerra azionando una sirena. Alberto Riva, papà bergamasco e mamma cagliaritana, aveva appena diciott’anni quando guidò il suo reparto di arditi contro le mitragliatrici ungheresi nascoste nel boschetto di borgata Paradiso.

L’intelligence degli Altri
di Giuseppe Bodi

Dopo aver raccontato l’organizzazione lo sviluppo e le vicende dall’intelligence italiana negli anni prima e durante la Grande Guerra e come il servizio informazioni affrontò gli anni dopo Vittorio Veneto è giunto il momento di dare spazio con una serie di articoli anche alla voce del responsabile dell’intelligence del più diretto nemico dell’Italia nel corso della Prima Guerra Mondiale, l’Impero austro-ungarico.

Verricellista – Coraggio e professionalità al servizio della Nazione
di Mauro Bloise

Durante la recente manifestazione della Protezione Civile EMERGRIMINI, ma anche nell’esercitazione CAEX I-2018 (Complex Aviation Exercise), oltre all’attività svolta dagli equipaggi di volo, vogliamo soffermarci, sulla presenza e il ruolo di alcuni colleghi, baschi azzurri riminesi e soci ANAE della sezione Vega, quali operatori al verricello OV1e OV2.
Sono dei tecnici altamente preparati al recupero di feriti, stabilizzati in apposite barelle “verricellabili” o tramite imbracature di evacuazione, capaci di essere impiegati in ambiente impervio (OV-1) anche in collaborazione con le squadre del Soccorso Alpino Nazionale (CNSAS).

 

Illuminazione campale strisce di atterraggio per velivoli dell’A.L.E.
di Peppino Torresi

L’utilizzo delle lampade portatili in carico al Nu. SAL, quantunque di dotazione, presentavano dei limiti nel trasporto, nel posizionamento e allineamento sul terreno, nella durata e nell’approvvigionamento delle batterie.
Il personale della S.A.L. allo scopo di eliminare quei limiti, nel 1969, progettò e realizzò un sistema autonomo utilizzando il folkmotor in dotazione al reparto. Gli esperimenti furono condotti sulla striscia tattica “permanente” di Bari-Palese, parallela alla pista principale dell’aeroporto.

A volte ci vuole più coraggio a commettere una viltà!
di Raffaele Alessio

Treviso, aeroporto S. Giuseppe, SAL della “Serenissima”.
Non faccio in tempo a parcheggiare e scendere dall’auto che il sottufficiale di servizio mi raggiunge e tutto concitato mi fa:
«Signor capitano, La vuole, alla svelta, il Comandante del Reggimento; l’attenderà in aeroporto per le ore 09,30; chiede conferma».
Guardo, perplesso, il sottufficiale, guardo il cielo…, riguardo nuovamente il sergente e… mi scappa: «Sta scherzando?»
Questa volta è il sottufficiale a guardarmi perplesso per cui, rendendomi conto dell’equivoco, mi affretto a precisare: «Scusi sergente, mi sto riferendo al Comandante dei Lagunari: ma non lo vede il cielo il Colonnello?»

Altri articoli

Raduno annuale – Sezione “O. Savini” – Giuseppe Acciaccarelli
Aquile delle risaie – Sesto Raduno – Francesco Morera e Filippo Mongiovì
Centenario della scomparsa di Francesco Baracca – Alessandro Zanot
Memorial Gianfranco Marfia e Marco Careddu – Giammaico Micaroni
Certificazione di aeronavigabilità al 7° Vega – Pamela Elena Sabato

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