IL CUORE DI SANTA ROSA IN VOLO.

“Una esperienza simbolica che si rinnova nel segno di una recente tradizione: appena tre anni. Portare il Cuore di Santa Rosa da Viterbo, in volo, sui luoghi della sua testimonianza viva ed attuale, è una esperienza simbolica che raccoglie diversi aspetti tra fede e vita, soprattutto rivolta alle fragilità e ai bisogni esistenziali.

L’AVES ne è protagonista attraverso competenza e professionalità, in tutti gli apparati necessari per dare sicurezza, qualità e significato a questo evento. Gli occhi di tanti, segnati da fragilità e condizioni difficili di vita, si elevano verso il cielo alla ricerca di questo Cuore portato in volo: segno di consolazione e speranza.

L’AVES di Viterbo rende possibile il concretizzarsi della prospettiva del cuore di Santa Rosa radicata nel cuore dei viterbesi: ammalati, detenuti, persone sole, anziani, in questo cuore pulsante di speranza e benedicente dall’alto raccordano la loro vita, faticosa e complessa. Una esperienza, questa, che si articola almeno in tre condizioni che raccontano questa intima e profonda relazione dell’AVES con il Territorio; una relazione qualificata da competenza, professionalità e testimonianza di valori umani e sociali condivisi. Non solo l’eccellenza di un qualificato servizio alla Comunità civile nelle sue esperienze, a volte drammatiche, ma anche segno di condivisone di un cammino di speranza e di pace a cui tutti aspirano.

Nella Base si avverte una particolare sensazione, fin dall’arrivo del Cuore di Santa Rosa; una sensazione di profonda emozione che si palesa, progressivamente, attraverso la gradualità dei vari momenti che rendono possibile questo volo simbolico. Tutto è predisposto al meglio della qualità professionale e relazionale del Comandante, Gen. Salvatore Annigliato.

SER Mons. Piazza, Vescovo di Viterbo e Gen. Div. Annigliato, Cte COMAVES

La meticolosa e dettagliata presentazione nel briefing: ogni aspetto è accuratamente esposto nei vari aspetti, tanto da rendere familiare il mezzo usato e sereno l’accesso ad una esperienza per tutti fuori dall’ordinario. L’attenzione degli specialisti, la serena cura del pilota che illustra e poi conduce tutti nell’itinerario illustrato, l’emozione dei riscontri dei tanti segni delle persone, dai bambini agli anziani, che, con lo sguardo rivolto in alto, esprimono la loro gioia al passaggio: era evidente l’emozione del Cuore nei loro cuori, segnati da prove e dalla fatica del vivere. I luoghi del vissuto di Santa Rosa hanno così trovato sintesi e intima unione con i contesti di vita, in ogni loro configurazione istituzionale, civile e sociale.

Grazie Comandante dell’AVES. Porga a tutti i suoi uomini, protagonisti di una presenza valoriale significativa nel nostro Territorio, la comune gratitudine: ci sentiamo accompagnati e tutelati da professionalità e qualità umane che arricchiscono la nostra ordinaria quotidianità.

Certamente l’AVES non sarà mai estranea nei pensieri e nei cuori dei viterbesi. Aggiungo il mio personale senso di riconoscenza e gratitudine a tutti Voi, di ogni grado e funzione, nel segno della vicinanza e della collaborazione.

 Il Vescovo di Viterbo, Orazio Francesco Piazza

Si ringrazia il S.E.R. Mons. Orazio Francesco PIAZZA, vescovo della città di Viterbo, per questo prezioso pensiero che ha voluto indirizzare ai tutti baschi azzurri tramite le pagine della rivista.

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