Il “vecchio Huey” lascia la Sardegna

Il 21° gruppo “Orsa Maggiore” saluta l’ultimo AB-205. Presenti in Sardegna dal 1967, gli AB 205 dislocati sulla base di Elmas sono stati impiegati con diversi compiti di supporto, sia in favore della popolazione civile, sia per esigenze di carattere prettamente militare, sotto il coordinamento del Comando Militare Sardegna.

Elmas, 23 maggio 2018 – L’elicottero AB 205 EI-342, l’ultimo “vecchio Huey”, ha lasciato la base del 21° Gruppo Squadroni “Orsa Maggiore” dove ha servito per oltre 40 anni, garantendo il suo prezioso contributo nell’isola sarda e nei Teatri Operativi in cui è stato impiegato.

Presenti in Sardegna dal 1967, gli AB 205 dislocati sulla base di Elmas sono stati impiegati con diversi compiti di supporto, sia in favore della popolazione civile, sia per esigenze di carattere prettamente militare, sotto il coordinamento del Comando Militare Sardegna.

Con oltre 70.000 ore volate, gli equipaggi del 21° hanno svolto a bordo dello “Huey” (come viene comunemente chiamato il 205) le missioni di volo precipue di un elicottero multiruolo, quali antincendio, soccorso, ricerca, trasporto feriti ed ammalati gravi. Non di meno, il 205 è sempre stato protagonista, nell’ambito delle molteplici attività addestrative ed operative connesse con i poligoni di tiro presenti nell’isola, assicurando innanzitutto lo sgombero sanitario e lo svolgimento delle operazioni in piena sicurezza.

Gli anni passano e anche per il “vecchio Huey” giunge il tempo di lasciare la terra sarda ad altre macchine più moderne.

Dal 14 marzo scorso, infatti in Sardegna operano già gli elicotteri AB-412 provenienti dal 2° reggimento Aviazione dell’Esercito “Sirio”, di cui il 21° Gruppo “Orsa Maggiore” fa parte e con quale oggi raggiunge la piena interoperabilità.

Il comandante, tenente colonnello Francesco Persichetti, i piloti, gli specialisti e gli operatori del 21° gruppo “Orsa Maggiore” salutano con occhi lucidi l’ultimo decollo da questa meravigliosa terra che il 205 ha servito gloriosamente.

1° C.le magg. Daniela Cadoni

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