L’AVES e l’ANAE insieme nella solidarietà

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Il 1 luglio 2016, il segretario generale dell’ANAE, gen. Luigi Casamassima, accompagnato dall’amministratore dell’organismo, gen. Salvatore Petrarchi e da due soci della sezione Muscarà, Emilio Chiossi e Arturo Foglietto, ha consegnato alla presidente dell’associazione “Maria Madre della Vita”, la somma raccolta tra i Baschi Azzurri d’Italia, in occasione dell’anniversario della costituzione dell’AVES del 9 maggio scorso. Il gen. Casamassima, all’atto della consegna dell’assegno così si è rivolto alla presidente Maria Fanti “con questo atto, si conclude il progetto finalizzato alla raccolta di fondi per un contributo da devolvere a favore della Casa Famiglia della città di Viterbo. A me il piacere di consegnare, per conto del comandante dell’AVES gen. Antonio Bettelli, del presidente dell’ANAE gen. Sergio Buono e a nome dei baschi azzurri in servizio e in quiescenza il presente assegno, quale segno tangibile a sostegno della vita nascente e della maternità. Formulo a Lei e a tutto il personale volontario della Casa di Accoglienza, l’augurio di un sereno e proficuo lavoro!

 

L’Associazione di volontariato onlus “Maria Madre della Vita” è nata con la finalità di aiutare le madri in difficoltà ad accogliere la vita,  portare avanti la gravidanza, far nascere le loro creature e maturare un rapporto sereno e costruttivo con i propri figli. Le accoglienze sono rivolte a mamme, anche minorenni, in gravidanza e/o con bambini fino ai due /tre anni di età.  Sono state ospitate anche donne vittime di violenze sia fisiche sia psicologiche.

Dall’apertura a oggi le mamme ospitate sono state 126 con 133 bambini, 39 dei quali nati a Viterbo. Le mamme accolte provengono da oltre 30 paesi del mondo, non mancano le mamme italiane, spesso allontanate, anche brutalmente, dagli stessi familiari i quali, come soluzione a ogni problema, vedrebbero solo l’aborto di quel figlio giunto inatteso.

L’Associazione promuove e coordina una rete di volontari, una costruttiva collaborazione con i servizi sociali dei comuni di provenienza dei nuclei madre-figli accolti, con la questura, gli uffici del lavoro, la prefettura, i carabinieri, il comune e la provincia di Viterbo.