
Il Vessillo della Sezione “F. Muscarà” in Abruzzo a Ortucchio, a celebrare con solennità il centesimo anniversario della vittoria del 4 novembre 1918.
Come ricordato nel messaggio del Capo dello Stato, il giorno della vittoria segnava la fine della 1^ Guerra Mondiale ed il completamento delle guerre di indipendenza iniziate nella prima metà dell’800. L’Italia, cui va riconosciuto il merito di aver scardinato l’impero austro-ungarico e aver modificato gli assetti geo-politici dell’Europa dell’ottocento, anche se ai trattati di Versailles fu maltrattata dalle altre potenze vincitrici che mai avrebbero vinto senza l’apporto determinante delle truppe italiane, ottenne finalmente il completamento fisico del suo territorio e l’unità degli italiani, dalle Alpi alle isole del Mediterraneo.
Con questo spirito di unità e concordia è stata vissuta e celebrata la cerimonia del 4 novembre 2018.
La giornata commemorativa ha avuto inizio alle ore 11,00 in via Porta Nova, presso il monumento ai Caduti, alla presenza del sindaco, delle autorità civili e militari, delle Associazioni Combattentistiche d’Arma e di una importante partecipazione di persone entusiaste.
A dare il via alla cerimonia i tre squilli di tromba dell’alzabandiera che hanno così fatto da cornice alla deposizione della corona al monumento ai Caduti, al suono del “Silenzio” ed alla recita della preghiera dei Caduti. E’ stato quindi esaltato, nei vari interventi, il sacrificio e il valore dei nostri fanti che nei giorni precedenti avevano ricacciato gli austriaci oltre le valli “che avevano disceso con orgogliosa sicurezza”.
Novità assoluta di quest’anno, nella giornata che ricorda le Forze Armate a 100 anni dalla Grande Guerra, il rintocco della “Campana del Ricordo” e la consegna degli attestati di servizio dei Caduti.
Subito dopo l’alzabandiera, lo speaker ha “chiamato” uno ad uno i 32 Caduti, seguito dal rintocco della “Campana del Ricordo” e dal “Presente” gridato dai “veci”, ma diventato subito un coro generale.
Nel corso del suo intervento, il colonnello Mario D’Agostino, dopo aver rivolto ai presenti il saluto delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, ha posto l’accento sugli effetti che la Grande Guerra provocò dal punto di vista sociale, politico ed economico sull’intera comunità di Ortucchio che, nonostante la morte, la distruzione, la fame, il pianto e la disperazione seminata in paese dal terremoto del 1915, trovò la forza e l’orgoglio di inviare 175 giovani, di cui 32 Caduti, a combattere per la libertà dell’Italia.
Al termine, altra novità! Al fine di mantenere viva la coscienza collettiva sulle radici e sull’identità nazionale, sono stati consegnati gli attestati di servizio ai familiari discendenti dei Caduti nella 1^ Guerra mondiale. Un volume, con tutti gli attestati, è stato infine affidato a un giovanissimo studente affinché lo porti a scuola e lo metta a disposizione dei suoi coetanei e delle future generazioni, “protagonisti di un futuro in movimento”.
Particolari ricordi sono tornati alla mente dei presenti; d’un tratto, al momento della consegna del volume al ragazzo, come un’impetuosa folata di vento, gli animi si sono liberati e i cuori si sono infiammati, la gente è balzata in piedi applaudendo, pervasa da ottimismo e da un sentimento di riconoscenza ai Caduti per la Patria.
Mario D’Agostino