
La sezione provinciale dell’associazione italiana sclerosi multipla (AISM) di Viterbo in collaborazione con l’Università degli studi della Tuscia hanno dedicato una giornata alla sensibilizzazione e all’informazione sulla sclerosi multipla – SM
Il 7 giugno 2019, presso l’aula 1 del comprensorio universitario di S. Maria in Gradi di Viterbo, si è svolto il convegno “Vivere, studiare e realizzarsi nel terzo millennio oltre la sclerosi multipla” organizzato dalla Sezione AISM di Viterbo, in collaborazione con l’UNITUS, patrocinato dal Comune di Viterbo, dall’Università della Tuscia, dalla ASL di Viterbo, dall’Associazione Nazionale di ASSOARMA e dall’Associazione Nazionale dell’Aviazione dell’Esercito.
Il convegno, aperto agli studenti e a tutta la cittadinanza che ha visto la presenza di numerose persone con SM e coinvolte nella SM, è stato un importante appuntamento di informazione e confronto interamente dedicato a conoscere la sclerosi multipla, patologia tra le più gravi del sistema nervoso centrale, che colpisce prevalentemente i giovani e le donne.
Sul territorio nazionale vengono diagnosticati 3.400 nuovi casi ogni anno
Il convegno, ha visto il coinvolgimento della pro-Rettrice vicaria dell’Università della Tuscia, Prof.ssa Anna Maria Fausto e dell’Assessore del Comune di Viterbo alle politiche sociali e welfare Dott.ssa Antonella Sberna e diverse personalità e professionisti del settore. Hanno partecipato numerose autorità civili e militari della Tuscia. L’Associazione Nazionale aviazione dell’Esercito, era presente con il segretario nazionale generale Luigi Casamassima e numerosi soci.
Tra i relatori, il Dott. Paolo Giannetti neurologo dell’ospedale Belcolle di Viterbo che ha esposto lo stato di avanzamento della ricerca scientifica sulla SM e sui farmaci di ultima generazione relativi alla patologia e il Prof. Stefano Rossi del Dipartimento di Ingegneria dell’Università della Tuscia, che ha esposto i risultati ottenuti sullo studio che l’Ateneo sta realizzando in collaborazione con l’Istituto Besta di Milano.
Il Socio ANAE della sezione “F. Muscarà” di Viterbo, Vito Di Noto, vice presidente provinciale dell’AISM di Viterbo, 1° Lgt. dell’AVES in pensione per riforma a causa della SM, ha raccontato la sua personale esperienza di 27 anni di vita vissuta in compagnia della SM. Una testimonianza su come abbia affrontato la SM continuando a svolgere i delicati incarichi assegnategli e come abbia coniugato servizio-famiglia-patologia. “Vergogna, rinunce, sacrifici personali e familiari, problemi fisici di vario genere, mi hanno accompagnato in questi anni in compagnia della SM, grazie all’ausilio della fede e di mia moglie che pazientemente mi ha assistito in questi anni, consentendomi di svolgere i compiti assegnatimi, fino a maturare il pensiero di vivere la SM non farmi vivere da lei. Oggi cerco di rendermi utile nell’AISM, cercando di dar frutto alle molteplici esperienze vissute in servizio”, nell’opera di sensibilizzazione sulla SM rivolta ai giovani e in particolare alle scuole superiori.
La sclerosi multipla (SM) in Italia colpisce 118.000 persone, è una patologia cronica, imprevedibile, spesso invalidante, colpisce una persona ogni 4 ore e viene diagnosticata per lo più tra i 20 e i 40 anni, nel periodo della vita più ricco di progetti per il futuro, anche se esistono casi in età successiva e casi di SM pediatrica, colpisce più raramente in bambini sotto i 10 anni. Le cause della sclerosi multipla sono ancora sconosciute, probabilmente legate a una combinazione tra predisposizione genetica e fattori ambientali. A oggi non esiste una cura definitiva per questa patologia.
La Sezione AISM di Viterbo, operativa dal 1997 è in grado di dare vita alle seguenti attività: accoglienza strutturata, supporto domiciliare ed extra-domiciliare, supporto psicologico, relazione continuativa con le persone coinvolte nella SM, informazione dedicata alle persone con SM e loro familiari attraverso convegni e info point presso il Centro SM della provincia, attività di socializzazione. La sede AISM di Viterbo ha inoltre elaborato in sinergia con la ASL un PDTA-R Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale e Riabilitativo in grado di garantire una corretta e completa presa in carico multidisciplinare collegando i servizi ospedalieri a quelli territoriali ed AISM è parte integrante dello stesso percorso.