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Maltempo in Emilia Romagna, oltre 10000 persone evacuate, anche i baschi azzurri partecipano alle operazioni di soccorso.

Salgono a oltre 4.800, 1.700 in più rispetto alla mattina del 18 maggio – secondo i dati aggiornati forniti dalla Protezione Civile – le persone che hanno trovato accoglienza presso le sedi allestite dai Comuni (palestre e alberghi) di cui 743 minori: oltre 4mila nel ravennate, 471 nel bolognese, 300 nel forlivese-cesenate e 32 nel riminese. Oltre 10mila gli evacuati. Sei le cucine mobili operative: due a Faenza, una a Riolo Terme, una a Solarolo, una a Sant’Agata e una a Forlì. Per mettere al sicuro chi si trova in abitazione a rischio sono sul campo quasi 900 vigili del fuoco – circa 300 in più rispetto a ieri – di cui 562 arrivati da fuori regione con 125 automezzi. Un contingente che dalle ore 8 di oggi ha garantito, nelle quattro province colpite dal maltempo, quasi 600 interventi.

In volo per tutta la giornata anche l’elicottero del 118 di Ravenna per l’evacuazione di persone fragili, cosi come sono schierati per interventi urgenti, anche di recupero con verricello, oltre una dozzina di elicotteri militari e civili (3 NH90, 2 AB205 e n.1 AB412 dell’Aviazione dell’Esercito, e mezzi dell’Aeronautica Militare, della Marina Militare, dei Vigili del Fuoco, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato, della Provincia Autonoma di Trento e del Soccorso Svizzero) che muovendo dall’aeroporto di Forlì, incessantemente hanno fatto la spola tra le zone colpite dalle esondazioni dei fiumi e dalle numerose frane dell’area collinare.

I soldati dell’Esercito sono intervenuti per soccorrere la popolazione dell’Emilia Romagna, gravemente colpita dall’emergenza maltempo. Coordinati dalla Protezione Civile, i militari stanno recuperando, grazie all’impiego di battelli pneumatici, elicotteri e mezzi ruotati, numerosi cittadini rimasti isolati nelle loro abitazioni e nelle autovetture a causa del fango e dell’acqua. In particolare, nella notte gli elicotteri hanno salvato cinque persone rimaste bloccate in casa nel forlivese.

Sono inoltre a disposizione, per l’immediato impiego in caso di necessità, delle unità per eventuali lavori di ripristino della viabilità e rimozione dei detriti. Gli assetti specialistici intervenuti in favore della popolazione provengono dal Reggimento Genio Ferrovieri di Bologna, dall’8° Reggimento Genio Guastatori di Legnago, dal Reggimento Lagunari “Serenissima”, dal 7° Reggimento “Vega” dell’Aviazione dell’Esercito e dal 66° Reggimento Fanteria Aeromobile “Trieste”, 87° Reparto Comando e Supporti Tattici “Friuli”, 6° Reggimento Logistico di Supporto Generale, 4° Reggimento Alpini Paracadutisti e dal 9° Reggimento d’Assalto “Col Moschin”.

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, si è recato nella mattina del 18 maggio nei territori della Romagna gravemente colpiti dall’ondata di maltempo. Dopo aver sorvolato in elicottero, con i vertici del dipartimento dei Vigili del fuoco, i territori flagellati, il ministro insieme al presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha partecipato ad una riunione presso il centro di coordinamento della Protezione Civile regionale per un punto di situazione sull’emergenza e sulle attività di soccorso alle popolazioni colpite.

Per quanto riguarda i volontari di protezione civile sono più di 700 quelli oggi al lavoro per portare soccorso alla popolazione. Oltre a quelli emiliano-romagnoli, se ne contano circa 374 che appartengono alle colonne mobili delle Regioni Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Umbria, Lazio, Toscana oltre che delle Province Autonome di Trento e Bolzano; 140 quelli appartenenti ad associazioni nazionali di protezione civile.

Dal 2 maggio, data dell’inizio del maltempo, salgono così a oltre 8000 le giornate/uomo messe in campo dai volontari di protezione civile. Per quanto riguarda le utenze elettriche, alle 18,30 risultano ancora 18.500 i clienti disalimentati, in calo di 2.500 unità rispetto al dato del primo pomeriggio, grazie ai 700 tecnici di Enel Distribuzione operativi da ieri. Quattro gli elicotteri utilizzati per ispezionare le linee interessate dagli eventi e consentire al personale di poter eseguire manovre in aree non raggiungibili, 170 i gruppi elettrogeni e 4 le power station per poter fornire alimentazione di emergenza non appena le condizioni meteorologiche consentiranno il deflusso delle acque.

Fonte: Ministero per Interno, Ministrero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, ForlìToday e Forlì24ore.

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