Oggi 10 maggio, si è celebrato presso l’aeroporto militare Fabbri di Viterbo il 65° anniversario della costituzione dell’Aviazione dell’Esercito. Durante la cerimonia, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, gen. c.a. Danilo Errico sono state concesse le onorificenze al personale che si è particolarmente distinto in servizio nell’ambito di particolari missioni internazionali. Due Medaglie d’Argento al Valore dell’Esercito, rispettivamente al cap. Paolo Giangregorio, al 1° c.m. Simone Sernacchioli e la Croce di Bronzo al Merito dell’Esercito al col. Giuseppe Potenza.
Sessantacinque anni spesi bene, ha sottolineato il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Danilo Errico. L’anniversario è l’occasione per ricordare coloro che non ci sono più, ma pure per decorare coloro che si sono distinti in azioni belliche. Erano presenti le massime autorità civili e militari il sindaco di Viterbo, Leonardo Michelini, il generale Franco Angioni, comandante della missione in Libano, molti familiari delle vittime, rappresentanti di tutte le armi.
In apertura, il generale di divisione Antonio Bettelli, Comandante dell’Aviazione dell’Esercito, ha messo in risalto l’assoluto senso di orgoglio di appartenenza alla specialità che caratterizza e contraddistingue tutti i Baschi Azzurri, ricordando tutti i caduti dell’Aves che, proprio in virtù di quel sentimento, si sono spinti con valore fino all’estremo sacrificio.
Nell’elogiare la professionalità maturata dal personale della specialità sia sul territorio nazionale, nei casi di emergenza e pubbliche calamità, sia nei teatri all’estero che hanno evidenziato il ruolo di primaria importanza della terza dimensione nell’ambito delle moderne operazioni terrestri, il Vertice della Forza Armata ha evidenziato come tale pedina operativa, divenuta oramai cruciale, non possa essere esclusa dal processo di trasformazione che sta investendo l’intera Forza Armata e che la porterà ad avere un ruolo più preponderante nei processi decisionali dello Stato Maggiore dell’Esercito. Processo di revisione tanto più necessario in considerazione non solo della riduzione del numero di aeromobili, ma anche della necessaria introduzione di una moderna e maggiormente strutturata filosofia di supporto logistico integrato che porti all’aumento degli standard qualitativi degli aeromobili in dotazione.
L’Associazione Nazionale Aviazione dell’Esercito era rappresentata dal presidente, generale Sergio Buono, dai presidenti delle 10 sezioni presenti sul territorio nazionale e da moltissimi soci. Fuori dall’hangar una mostra statica dei mezzi ha fatto da cornice ad una manifestazione sobria e toccante, come ha sottolineato il comandante dell’Aviazione dell’Esercito: “l’avvenimento di oggi – ha detto il gen. Bettelli – ha anche un preciso significato, deve essere un monito perenne al nostro senso del dovere”.
La ricorrenza è stata preceduta ieri 9 maggio, dal 4° Raduno istruttori di volo, nell’occasione, presso l’Auditorium dell’Università degli studi della Tuscia di Viterbo, sono stati presentati due libri. Il primo dedicato alla storia dell’AVES attraverso le foto degli istruttori, degli specialisti e di tutto il personale dal 1951 ad oggi, curato dal generale Vincenzo Dimitrio. Il secondo dedicato ai Caduti dell’Aviazione dell’Esercito, scritto dal col. Giovanni Tonicchi.
Durante la manifestazione di questa mattina il generale Dimitrio ha consegnato una copia del suo libro al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Danilo Errico, pilota ed istruttore di volo dell’AVES.