APRILE

Le buone notizie dal mondo del volontariato

Good News Agency – l’agenzia delle buone notizie – riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco di un giorno. È distribuita gratuitamente per via telematica nel mondo a media e giornalisti di redazione, ONG e associazioni di servizio, scuole superiori e università. È un servizio di volontariato dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, ente morale educativo associato al Dipartimento della Pubblica Informazione delle Nazioni Unite. Sostiene il Movimento Globale per la Cultura di Pace. Nel rapporto conclusivo sul progetto del Decennio per una Cultura di Pace (2001-2010) consegnato al Segretario-Generale ONU per la presentazione all’Assemblea Generale), Good News Agency è inclusa tra le tre ONG che svolgono un ruolo importante nel campo della informazione per la promozione di una cultura di pace tramite Internet.*

Sommario

Legislazione internazionaleDiritti umaniEconomia e sviluppoSolidarietà
Pace e sicurezzaSaluteAmbiente e natura
Religione e spiritualitàCultura e educazione

 

Legislazione internazionale

I colloqui intra-siriani si concludono a Ginevra con “un’agenda chiara” e la previsione di riprendere a fine mese

3 marzo 2017 –Oggi l’inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria, Staffan de Mistura, nel tirare le somme a proposito dell’ultima tornata di colloqui a Ginevra,ha affermato che i colloqui intra-siriani agevolati dalle Nazioni Unite si stanno “muovendo nella giusta direzione ”, in quanto è stato aggiunto l’antiterrorismo all’ordine del giorno e si è pianificato l’impegno a riprendere il tutto a fine marzo. Riferendo ai giornalisti che i partecipanti si sono impegnati in discussioni “su questioni delicate” ha affermato: “èormai chiaro a tutti e fuori discussione che siamo qui per attuare la Risoluzione 2254del Consiglio di Sicurezza dell’ONU”, cioè il testo che il Consiglio ha approvato nel 2015 per definire una tabella di marcia per il processo di pace in Siria, compreso un linguaggio specifico in materia di governance, costituzione e elezioni. Oltre alle questioni già all’ordine del giorno è stata aggiunta la lotta al terrorismo su richiesta del governo della Siria. Il serio problema dei detenuti e dei rapiti è stata sollevato anche dalla delegazione del governo siriano; in parallelo, i colloqui ad Astana, convocati dai governi di Iran, Russia e Turchia,  continuano ad affrontare le questioni relative al mantenimento delle misure di cessate il fuoco e le misure per il rafforzamento della fiducia.

http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsId=56288#.WLp8qYWcGM8

 

Gli ideali e i valori che hanno ispirato la creazione della Corte Penale Internazionale hanno ancora un senso – dichiarazione del Consigliere Speciale delle Nazioni Unite

7 febbraio 2017 – La creazione della Corte Penale Internazionale (CPI) è stata una“resa dei conti” per coloro che avevano a lungo trascurato la vita e la dignità del loro popolo, ha affermato il consigliere speciale delle Nazioni Unite sulla prevenzione del genocidio, avvertendo che il ritiro dal tribunale potrebbe avere gravi implicazioni per le vittime che cercano un risarcimento per le gravi violazioni dei diritti umani. “L’istituzione della Corte ha significato un impegno globale nella protezione delle vittime, quando i meccanismi giudiziari nazionali non abbiano la capacità, la volontà o giurisdizione per perseguire i responsabili”, ha scritto il consigliere speciale Adama Dieng in un editoriale pubblicato su The East African. Dopo l’adozione dello Statuto di Roma, nel 1998, più della metà degli Stati del mondo hanno aderito alla Corte, 34 tra loro sono nazioni africane (il più grande blocco regionale fino ad oggi) e nel luglio di quest’anno, lo statuto di fondazione della Corte festeggerà il 15° anniversario della sua entrata in vigore. Evidenziando l’importanza del Tribunale, il signor Dieng ha sottolineato il fatto che la maggior parte dei casi nel continentesiano stati presentati dagli Stati africani stessiriafferma la loro convinzione che la presenza della CPI rafforza lo Stato di diritto,il rispetto dei diritti fondamentali e le libertà del popolo africano.

http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=56126#.WLwABxih3SI

 

L’UNESCO lancia la 3a edizione del corso online sulla libertà di espressione per i sistemi di giustizia ibero-americani

2 febbraio 2017 – Dichiarato di interesse da parte del vertice giudiziario Ibero-americano durante la sua assemblea plenaria 2016, il corso è rivolto agli operatori dei sistemi di giustizia ibero-americani. La terza edizione del corso online “quadro giuridico internazionale sulla libertà di espressione, l’accesso all’informazione e la sicurezza dei giornalisti” si svolgerà dall’8 maggio al 18 giugno 2017. Co-organizzato dall’UNESCO e dall’Ufficio del relatore speciale del sulla libertà di espressione della Commissione interamericana per i diritti umani, il corso è coordinato dal Centro Knight per il giornalismo nelle Americhe dell’Università del Texas adAustin ed è supportato dalla rete iberoamericana per le scuole giudiziarie, la fondazione per la libertà di stampa, l’associazione latinoamericana per internet, la scuola di governo dell’organizzazione degli stati americani e il governo della Svezia. Offerto gratuitamente, il corso ha già formato circa 3.000 operatori giudiziari in Ibero-America con la prospettiva che la libertà di espressione e il diritto all’informazione siano quei diritti fondamentali che consentono l’esercizio di tutti gli altri diritti umani.

http://www.unesco.org/new/en/media-services/single-view/news/launched_the_3rd_edition_of_the_on_line_course_international/

 

Diritti umani

Sudan: Il CICR facilita la consegna di 125 detenuti in un’operazione transfrontaliera

5 marzo 2017 – Khartoum / Kampala / Juba (CICR) – Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha facilitato il rilascio e il rimpatrio di 125 persone detenute dalla sezione Nord del Movimento di Liberazione del Sudan (SPLM-N). Il CICR ha trasportato le persone rilasciate da due sedi in Sud Sudan a Entebbe in Uganda e poi in Sudan, dove sono stati consegnati ai funzionari del governo di Khartoum. L’operazione è avvenuta a seguito di una richiesta da parte delle autorità di Kampala, Khartoum e Juba e l’SPLM-N, con l’accordo da parte di tutti i soggetti coinvolti. Le squadre del CICR hanno accompagnato le persone rilasciate per tutto il viaggio dal Sud Sudan a Khartoum via Uganda. Prima del rimpatrio, il CICR ha intervistato tutti i detenuti per garantire che volevano tornare a Khartoum e sono stati effettuati controlli medici per confermare la loro idoneità a viaggiare. L’intera operazione di trasferimento ha avuto luogo nel corso di quattro giorni e si è conclusa domenica 5 marzo.

https://www.icrc.org/en/document/sudan-icrc-facilitates-handover-125-detainees-cross-border-operation

 

La Federazione Giapponese a favore dello sviluppo della Legittimazione Economica delle Donne

4 Marzo 2017- Durante la prima visita ai Quartieri Generali delle Nazioni Unite a New York il 2 Marzo, alcune leader di Keidanren (Federazione Commerciale del Giappone), si sono incontrate con la  Direttrice esecutiva della rappresentanza femminile alle Nazioni Unite Lakshmi Puri in una tavola rotonda volta a discutere la legittimazione economica delle donne. Keidanren è la più grande federazione economica giapponese con un’adesione di più di 1.300 aziende. La missione esecutiva  di Keidanrenriguardo alle donne è stata condotta da HarunoYoshida, prima donna eletta Vice Presidente al Consiglio della federazione Keidanren e comprende cinque organismi esecutivi femminili aggiuntivi che fanno parte di aziende differenti del Giappone. Nella discussione all’interno della tavola rotonda, le donne delle Nazioni Unite hanno presentato il loro lavoro inerente la legittimazione economica di tutte le donne, includendo la Scuola Tecnica Virtuale, che migliorerà le capacità digitali e finanziarie e i Principi di Legittimazione delle Donne (Women’s Empowerment Principles), queste misure saranno un supporto alle aziende per stabilire l’uguaglianza di genere e la legittimazione delle donne negli aspetti fondamentali delle pratiche lavorative.

https://www.pressenza.com/2017/03/japan-federation-advance-womens-economic-empowerment/

 

Giornata Internazionale delle Donne 2017: Donne in un mondo del lavoro in trasformazione

2 Marzo 2017- L’UNESCO e l’UNEVOC uniranno tutto il mondo l’8 Marzo nella celebrazione della Giornata Internazionale delle Donne. Il tema di quest’anno “Donne nel mondo del lavoro in trasformazione: Pianeta al 50-50 entro il 2030” enfatizza la necessità di promuovere l’uguaglianza di accesso e di opportunità relative all’istruzione e all’acquisizione di capacità che possa consentire una partecipazione femminile nel mercato del lavoro di gran lunga superiore a quella odierna. Ogni anno questa Giornata mette sotto i riflettori temi legati all’uguaglianza di genere e alla legittimazione e quest’anno il tema è particolarmente rilevante ai fini dell’istruzione e dell’abilitazione tecniche e professionali (TVET); accesso a tutti all’istruzione di qualità, acquisizione di capacità tecniche e abilitazione sono essenziali per promuovere la partecipazione delle donne nel mercato del lavoro. Come hanno dichiarato le Donne delle Nazioni Unite: Il mondo del lavoro sta mutando, con risvolti significativi per le donne. Da un lato c’è la globalizzazione, le rivoluzioni tecnologica e digitale con le varie opportunità che esse veicolano; dall’altro lato c’è un ambiente lavorativo sempre più indefinito, entrate e standard di vita instabili, nuove politiche fiscali e commerciali e impatti ambientali- ognuno dei quali andrebbe affrontato nell’ottica della crescita economica delle donne.

http://www.unevoc.unesco.org/go.php?q=International+Womens+Day+2017+Women+in+a+changing+world+of+work

 

Siria: I comandanti di otto brigate dell’Esercito siriano libero si sono riuniti a Ginevra per discutere su come proteggere i bambini durante i conflitti

28 febbraio 2017 – Geneva Call ha tenuto un workshop con i comandanti di 8 brigate dell’Esercito libero siriano per discutere le leggi del conflitto armato, con attenzione focalizzata sui temi del reclutamento minorile e della protezione dell’ istruzione nei conflitti armati. Questo incontro si è verificato tra il 15 e il 17 febbraio a Ginevra ed ha visto tra i partecipanti comandanti di alto livelloe consiglieri politici e legali delle brigate dell’Esercito libero siriano attive a Hama, Idlib, Aleppo e Ghouta orientale. Gli esperti di Geneva Call e di altre organizzazioni internazionali specializzate svolgono sessioni di formazione e discussioni sulle leggi all’interno dei conflitti armati, sulla tutela dei minori o sul bando della violenza sessuale e della discriminazione di genere. Geneva Call anche presentato in dettaglio i suoi tre Atti di Impegno. Diversi partecipanti hanno mostrato di voler firmare: “Possiamo perdere dal punto di vista militare ma dobbiamo vincere sul piano etico, questo è quello che dobbiamo sostenere per tutto il tempo”, ha commentato uno dei partecipanti. I formatori hanno spiegato ai militari che, se non sono sicuri dell’età del bambino, devono considerarlo minore. Questo workshop si è tenuto dopo 19 sessioni di formazione in Siria e nei paesi limitrofi durante il 2016 che hanno raggiunto centinaia di combattenti con l’intento di rafforzare il rispetto degli eserciti non statali siriani per le norme di tutela della popolazione civile.

http://genevacall.org/syria-senior-commanders-8-free-syrian-army-brigades-met-geneva-discuss-better-protect-children-conflict/

 

Olimpiadi: rivisti i termini del Contratto della Città Ospitante per l’inclusione dei Diritti Umani

28 Febbraio 2017- Per la prima volta, il Comitato Olimpico Internazionale (IOC) ha menzionato esplicitamente i Principi Guida delle Nazioni Unite relativi alle Imprese commerciali e ai Diritti Umani (UNGP), che mette in evidenza la rilevanza dei Diritti Umani nello sviluppo di tali imprese, cosi come in ciò che riguarda gli standard anti-corruzione. I Principi Guida indicano in che modo ogni impresa commerciale debba pianificare i rischi inerenti il mancato rispetto dei  Diritti Umani, come adottare misure effettive per evitare problemi in tal senso e quali rimedi garantirein caso di violazioni che compromettano gli sforzi in tal senso.

http://www.ituc-csi.org/olympics-revised-host-city?lang=en

 

AFGHANISTAN- Palestra per sole donne,  aperta da una donna

17 Febbraio 2017- Kabul (Agenzia Fides)- Sta riscuotendo grande successo la palestra per sole donne aperta in Afghanistan. L’esperimento rappresenta un’opportunità  per il proprietario della struttura dal punto di vista commerciale, ma anche una possibilità per le ragazze, in un paese ancora radicato nella tradizione e ancorato ai forti dogmi sociali. Cinque anni fa un’imprenditrice  ha aperto “Ladies World”, un esercizio commerciale gestito da sole donne dotato di attrezzature moderne, di un salone estetico e di un settore adibito alla fisioterapia.

http://www.fides.org/en/news/61753-ASIA_AFGHANISTAN_Gym_only_for_women_founded_by_a_woman#.WLcLcTvhBPY

 

Bangladesh: la legalizzazione delle spose-bambina potrebbe inficiare la lotta contro il fenomeno delle spose-bambina

Febbraio 2017 (Londra) – Human Rights Watch ha oggi dichiarato che il Governo del Bangladesh dovrà agire in fretta per adottare dei regolamenti che limitino i potenziali danni di una nuova legge che legalizza il matrimonio minorile. Il 27 Febbraio 2017, il Parlamento del Bangladesh ha approvato una legge che permette alle ragazze minorenni di sposarsi per “circostanze speciali”, previo permesso dei genitori e di una corte. Per questi matrimoni non è indicata un’età minima. Questa legge è un enorme passo indietro nella lotta contro il fenomeno delle spose bambine che in Bangladesh del mondo con il 52 per cento di bambine al di sotto dei 18 anni, di cui il 18 percento ha meno di 15 anni. Secondo la legge precedente, l’età legale per sposarsi era 18 anni per le donne e 21 per gli uomini, senza eccezioni. “Il focus ora deve essere quello di contenere l’enorme danno causato dal Bangladesh nel legalizzare i matrimoni minorili,” ha detto Heather Barr, Ricercatrice Anziana per i diritti delle donne presso Human Rights Watch. “Nulla cambia il fatto che questa sia una legge dannosa. Ma se degli attenti regolamenti verranno creati, si potranno limitare i danni per le bambine.” Benefattori, Diplomatici, le Nazioni Unite, la società civile e gli attivisti hanno fortemente contrastato la legge. Ora che è passata, il Governo dovrà assicurare che questa pratica sia usata raramente e con molta attenzione.

https://www.hrw.org/news/2017/03/02/bangladesh-legalizing-child-marriage-threatens-girls-safety

 

 

Economia e sviluppo 

Gli affari da cortile supportano le donne del Mozambico

3 Marzo 2017 – Per Argentina Wamuse, un’agricoltrice della periferia di Maputo (Mozambico), il suo desiderio di vendere prodotti agricoli apparve quando seppe come suo cugino fosse riuscito a vendere sementi, fertilizzanti e pesticidi ai contadini locali. Da brava donna d’affari, Argentina intravide un’opportunità: quella di replicare il successo di suo cugino grazie al programma di concorrenza commerciale offerto dal progetto per la Qualità di Vita, Abilità e Sviluppo (LEAD), un progetto finanziato dalla BHP BillitonSustainableCommunities, e un programma della ACDI/VOCAche supporta le comunità e lo sviluppo economico della provincia di Maputo. Il progetto LEAD forniva finanziamenti agli imprenditori come Argentina per la creazione di piccole aziende produttive. Gli interessati creavano un piano aziendale, con le più competitive e fattibili proposte, per ricevere un co-finanziamento. Finora 20 imprenditori come Argentina hanno avviato attività nei loro giardini di casa, fornendo ai fattori della comunità un accesso diretto ai materiali agricoli di base, facendo risparmiare loro tempo e denaro poiché il materiale è più vicino alle loro case.

http://www.acdivoca.org/2017/03/backyard-business/

 

IFAD e Cambogia insieme per aumentare il reddito dei piccoli agricoltori attraverso l’ampliamento delle opportunità di mercato

28 Febbraio, 2017, Roma – Il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) e il Governo della Cambogia hanno firmato oggi un accordo economico per finanziare un Progetto di sviluppo rurale che punta ad aumentare il reddito di 75.000 famiglie di piccoli proprietari terrieri, attraverso l’espansione dei mercati agricoli commerciali e lo sviluppo di forti collegamenti tra produttori, acquirenti e fornitori di servizi. Nonostante una drastica riduzione della povertà in Cambogia negli ultimi dieci anni, la crescita economica nelle aree rurali è diventata stagnante. Questa situazione può essere migliorata con lo sviluppo del settore agricolo e in particolare dei prodotti agricoli ad alto valore aggiunto, sia per i mercati nazionali che per l’esportazione. Le sfide attuali includono l’accesso limitato dei piccoli agricoltori ai finanziamenti e gli scarsi collegamenti tra i contadini piccoli proprietari, il settore agro-alimentare e i mercati. Il progetto si propone di ampliare il settore agricolo, organizzando e guidando gli agricoltori e le piccole e medie imprese a intensificare e diversificare la produzione e ad aumentare il valore di mercato dei prodotti agricoli, attraverso un miglioramento della qualità della produzione e della trasformazione. Il progetto prevede inoltre di sviluppare e promuovere la “catena del valore”, collegando produttori, acquirenti e fornitori di servizi. Insieme alle banche rurali sarà istituito un ‘Fondo per l’Innovazione della Catena del Valore’ per fornire un sostegno finanziario diretto alle proposte di commercio innovative da parte di agricoltori, cooperative agricole, agro-alimentari e fornitori di servizi.

https://www.ifad.org/en/newsroom/press_release/tags/p17/y2017/40399923

 

La formazione sulla Leadership offerta dall’UNESCO e progettata dalla Earth Charter International, verrà implementata in tutto il mondo

27 Febbraio 2017 – Nel mese di Febbraio 2017, più di cento giovani leader si sono riuniti a Dublino, Beirut, Nairobi e Nuova Delhi per seguire la formazione per lo Sviluppo Sostenibile (ESD) utilizzando un curriculum UNESCO sviluppato dalla Earth Chamber International (ECI). Questa serie d’incontri, tenutisi in varie parti del mondo è la prima fase del progetto pilota destinato alla Partner Network 4 che rientra nell’Action Programme mondiale dell’UNESCO (GAP) per l’Educazione a uno Sviluppo Sostenibile. GAP è il proseguo dell’iniziativa ONU “Decennio per l’Istruzione a uno Sviluppo Sostenibile (2005-2014), e il suo scopo è quello di generare e portare su scala industriale azioni concrete per l’ESD. All’interno di GAP, ci sono cinque Aree Prioritarie. Per l’avvio del suo progetto, l’UNESCO ha ingaggiato l’ECI per sviluppare I manuali di formazione su cui studieranno I giovani leader che seguiranno il modulo “ESD Leadership”. La seconda fase, implementata a Febbraio 2017, ha previsto l’implementazione di workshop locali nei quali i partner principali provavano i manuali e formavano la prima generazione di ESD Leader. Il Coordinatore dei Progetti Giovanili dell’ECI, Sarah Dobson, si è unita agli altri partner GAP del Partner Network 4 e ha partecipato al seminario pilota di Dublino (Irlanda). Nel frattempo, la formazione ESD Leadership è stata fatta anche a Nairobi, Nuova Delhi e Beirut, con giovani leader provenienti da ogni parte del mondo a cui si sono uniti altri partner GAP. I corsi di formazione hanno utilizzato esercizi interattivi e metodi multimediali per coinvolgere i partecipanti sui temi ESD, struttura del pensiero, leadership, ecc.

http://earthcharter.org/news-post/unesco-esd-leadership-training-designed-earth-charter-international-piloted-around-world/

 

La FAO sostiene il tentativo della Bolivia di accedere a finanziamenti climatici attraverso un Fondo delle Nazioni Unite

16 Febbraio 2017, Roma – La FAO sta assistendo la Bolivia nel suo tentativo di accedere a un supporto finanziario a sostegno del miglioramento dei programmi di gestione delle acque nelle zone della nazione andina più colpite dalla siccità prolungata. Oggi il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva e il Presidente boliviano Evo Morales hanno accettato di presentare congiuntamente una proposta tecnica al Fondo Verde per il Climadelle Nazioni Unite, chiedendo un sostegno di 250 milioni di dollari per supportare gli sforzi nella riduzione degl’impatti dei cambiamenti climatici sulla sicurezza alimentare e sui mezzi di sussistenza rurali in Bolivia. Negli ultimi dieci anni la siccità e la scarsità d’acqua sono diventati problemi ricorrenti in Bolivia, ma la situazione è diventata particolarmente allarmante a partire dal 2015. Secondo la FAO, per far fronte agli impatti dei cambiamenti climatici sull’agricoltura e sulla sicurezza alimentare, le nazioni  devono apportare dei cambiamenti organizzativi e tecnologici nella gestione delle risorse idriche che si adeguino alle esigenze dei piccoli agricoltori. Il ripristino dei cicli idrici locali è una delle aree di azione più importanti ed è essenziale per garantire che le comunità abbiano accesso a risorse idriche adeguate. Il Fondo Verde per il Clima è un meccanismo di finanziamento internazionale, istituito nel corso della Conferenza Climatica dell’Onu del 2010, che mira a sostenere gli sforzi dei paesi in via di sviluppo nell’adattarsi e nel mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. I paesi possono ricevere direttamente dal Fondo o tramite le agenzie accreditate, quali la FAO, sia sovvenzioni uniche per i progetti più semplici, come la costruzione di pozzi o cisterne, sia prestiti per progetti più complessi come i sistemi d’irrigazione su larga scala. Nel caso della proposta della Bolivia, il finanziamento sarebbe incanalato direttamente nel Programma Nazionale  “Mi Riego” (La mia irrigazione). La proposta è stato sviluppata da un gruppo di lavoro composto da esperti della FAO e da funzionari dei Ministeri per la Pianificazione dello Sviluppo e dell’Ambiente e delle Acque della Bolivia.

http://www.fao.org/news/story/en/item/471022/icode/

 

Il centro per la ricerca sull’agricoltura e il clima collaborerà con l’agenzia ONU per gli investimenti rurali al fine di migliorare la sicurezza alimentare nelle aree rurali

13 Febbraio 2017, Roma – Una dichiarazione d’intenti tra il Centro Internazionale per l’Agricoltura Tropicale (CIAT) e il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) promette d’accelerare la ripresa dopo i cambiamenti climatici e di migliorare la qualità di vita di migliaia di piccoli agricoltori in tutto il mondo. La collaborazione servirà per ottimizzare il lavoro di entrambe le agenzie, creando da parte del CIAD nuove tecnologie e innovazioni che rispondano ai cambiamenti climatici e acui potranno accedere i piccoli contadini che partecipano ai progetti IFAD nei paesi in via di sviluppo. Due nuovi progetti promuoveranno un’agricoltura “smart” rispetto al clima in Centro-America, e miglioreranno la produzione quotidiana nell’Africa Orientale attraverso l’uso foraggi migliori e più resistenti. Questi progetti dimostreranno il valore che la scienza e le ricerche scientifiche possono portare al lavoro sul campo dell’IFAD, come anche supporto e opportunità che l’IFAD e il CIAT potranno offrire direttamente ai piccoli fattori.

https://www.ifad.org/en/newsroom/press_release/tags/p12/y2017/39583918

 

L’IFAD e l’Indonesia firmano uno storico accordo finanziario per migliorare la sicurezza alimentare dei piccoli agricoltori

13 Febbraio 2017, Roma – Il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) e il governo indonesiano hanno firmato oggi un accordo economico per finanziare un progetto di sviluppo rurale che faciliterà l’accesso all’acqua per l’irrigazione e di conseguenza migliorerà la sicurezza alimentare, il reddito e i mezzi di sussistenza di 24 milioni di piccoli agricoltori. L’IFAD sta fornendo un prestito di 98,5 milioni di dollari e un finanziamento di 1.5 milioni a favore del Progetto di Sviluppo Partecipativo Integrato e di Gestione dell’Irrigazione, del valore complessivo di 852,9 milioni di dollari. Sono co-finanziatori del Progetto la Banca Asiatica di Sviluppo, il Governo indonesiano e ulteriori fonti. I piccoli agricoltori indonesiani devono affrontare una serie di sfide, tra cui le infrastrutture rurali in declino, la riduzione dell’accesso alla terra, gli elevati costi di trasporto e di logistica, le difficoltà a raggiungere i mercati e la vulnerabilità causata da modelli climatici irregolari e dalla mancanza di precipitazioni per via dei cambiamenti climatici. Il progetto migliorerà la produttività delle aziende, fornendo una serie di attività di supporto che includeranno la diffusione della conoscenza tra i contadini, metodi d’intensificazione e di diversificazione delle colture e una maggiore disponibilità e un migliore  stoccaggio dei semi di alta qualità. Il Progetto permetterà anche di avere un migliore accesso ai servizi finanziari, darà priorità all’innovazione nelle catene di valore locali e incoraggerà le partnership con i fornitori privati di mezzi di produzione agricoli. Gli agricoltori saranno responsabili della gestione dei sistemi d’irrigazione per assicurare che l’accesso all’acqua sia equo e che i costi di manutenzione e le responsabilità siano condivisi. Nel 2016, l’IFAD ha aperto un proprio Ufficio sul campo a Jakarta, per gestire al meglio le attività in Indonesia, nei paesi del Pacifico, in Papua Nuova Guinea e Timor Leste

https://www.ifad.org/en/newsroom/press_release/tags/p13/y2017/39637917

 

 Solidarietà 

Il Programma Alimentare Mondiale (WFP) accoglie il contributo del Giappone per l’assistenza all’emergenza alimentare in Libia

2 Marzo 2017, Tunisi – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) ha accolto un contributo di 700,000 dollari americani da parte del Governo del Giappone che fornirà assistenza alle decine di migliaia di libici affetti dal conflitto che continua dal 2011. Il WFP utilizzerà la donazione per consegnare razioni di cibo a 80,000 persone in Libia. Ogni razione fornisce ad una famiglia con cinque membri con una scorta di riso per un mese, pasta, farina, ceci, olio vegetale, zucchero e salsa di pomodoro. Nel 2017, il WFP ha l’obiettivo di assistere 175,000 libanesi affetti da insicurezza alimentare a causa del conflitto prolungato. La priorità viene data alle famiglie più vulnerabili, soprattutto alle persone trasferite internamente, emigranti tornati in patria e rifugiati,e anche a famiglie con a capo una donna disoccupata. La situazione umanitaria in Libia continua a deteriorarsi a causa del continuo conflitto , instabilità politica e disagi dei mercati e della produzione locale di cibo, e tutto ciò colpisce negativamente la vita delle famiglie e la loro capacità di affrontare i bisogni primari, incluso il cibo. La gente ha fatto ricorso a misure estreme come saltare i pasti, non mandare i figli a scuola, o tagliare le spese sanitarie.

http://www.wfp.org/news/news-release/wfp-welcomes-japan-contribution-emergency-food-assistance-libya

 

Il governo del Belgio supporta UNHAS in Nigeria e altre emergenze nel 2016/2017

27 Febbraio 2017, Bruxelles – Contribuendo con un totale di 6 milioni di dollari, la Cooperazione allo Sviluppo belga (DGDC) ha aiutato il Servizio Aereo Umanitario delle Nazioni Unite (UNHAS) a fornire servizi di trasporto aereo cruciali alle comunità umanitarie in Chad, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria e Yemen nel 2016 e continuerà a supportare tali servizi durante tutto il 2017. I fondi, di cui vi era una necessità urgente, sono stati ricevuti giusto in tempo per le operazioni UNHAS in Nigeria nel 2016, in cui la complessa emergenza ha raggiunto livelli critici. Fin dall’inizio del 2012, attività rivoltose in tutto il paese hanno causato una situazione di sicurezza ambientale molto precaria e diffusi spostamenti della popolazione. Le ampie distanze, la situazione di imprevedibile sicurezza e la carenza di fornitori del servizio aereo che rispettassero gli standard dell’aviazione delle Nazioni Unite hanno reso la consegna degli aiuti in Nigeria particolarmente difficile. UNHAS ha consentito a organizzazioni umanitarie di avere accesso ai beneficiari, monitorare in modo efficace i loro progetti e anche aumentare le attività in modo da raggiungere la popolazione colpita. Fin dalla creazione dell’operazione nell’agosto 2015, il servizio ha trasportato più di 12,200 passeggeri e oltre 50,250 kg di merci per oltre 60 entità umanitarie, incluse ONG come il Comitato di Salvataggio Internazionale (IRC), Azione Contro la Fame (ACF), e il Consiglio Norvegese dei Rifugiati (NRC). I contributi del Belgio, assieme a quelli di altri donatori interazionali, hanno reso possibile l’espansione della flotta dell’operazione in Nigeria nel 2016 con l’aggiunta di due elicotteri, e un probabile terzo elicottero al più presto.

http://www.wfp.org/news/news-release/government-belgium-supports-unhas-nigeria-and-other-emergencies-20162017

 

Il Messico sostiene rifugiati siriani vulnerabili in Libano durante i mesi invernali

23 febbraio 2017, Beirut  –  Il Programma Alimentare Mondiale (WFP) quest’inverno ha fornito assistenza alimentare vitale ai rifugiati siriani in Libano più vulnerabili grazie al generoso contributo del Governo Messicano e di altri donatori. Il contributo del Messico di US$2 milioni è stato utilizzato per fornire assistenza alimentare durante l’inverno a 63.500 dei più vulnerabili rifugiati siriani in Libano: essi possono usare i voucher alimentari elettronici del WFP (e-card) per acquistare cibo in uno dei 500 negozi convenzionati del Libano. Fornire assistenza alimentare tramite le e-card incentiva inoltre l’economia libanese e porta benefici ai negozianti e alle loro famiglie. Dal lancio del programma nel 2012  il WFP ha immesso più di US$800 milioni nell’economia libanese tramite il sistema delle e-card. Il WFP ha bisogno di US$20 milioni al mese per continuare ad offrire assistenza salva-vita ai rifugiati siriani in Libano. Senza questi fondi, 750.000 rifugiati siriani vulnerabili non avrebbero accesso all’assistenza alimentare da cui dipendono per poter sostenere le proprie famiglie.

http://www.wfp.org/news/news-release/mexico-supports-vulnerable-syrian-refugees-lebanon-during-winter-months

 

L’Italia dona 1 milione di Euro al WFP e all’UNICEF per le persone colpite dal conflitto nell’Est Ucraina

23 febbraio 2017, Kiev – Il Governo italiano ha donato 1 milione di euro al Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) e all’UNICEF per assistere le persone colpite dal conflitto in Ucraina Orientale nel 2017. Il contributo italiano permetterà al WFP di fornire cibo alle persone più vulnerabili che non ricevono assistenza da parte di  altre organizzazioni umanitarie. Il WFP userà i fondi anche per implementare attività di recupero su piccola scala al fine di migliorare i locali mezzi di sussistenza. L’UNICEF utilizzerà i fondi per dei programmi di educazione al rischio mine per bambini e famiglie che vivono vicino alla linea di contatto, la linea cioè che divide le aree controllate dal governo da quelle sotto al controllo delle forze non governative, dove i combattimenti sono più intensi. Dal novembre 2014, il  WFP ha fornito assistenza alimentare d’emergenza agli sfollati, ai rimpatriati e ai residenti in Ucraina orientale, tramite la  distribuzione di razioni mensili di cibo e attraverso trasferimenti di denaro contante o voucher. L’UNICEF fornisce educazione salva-vita sui rischi delle mine a mezzo milione di bambini e a chi si occupa di loro. Fornisce inoltre sostegno psicosociale ad oltre 200.000 ragazzi e ragazze coinvolti nel conflitto e a chi si occupa di loro, oltre a ripristinare le scuole danneggiate dai combattimenti e fornire l’accesso all’acqua potabile a 2,5 milioni di persone.

http://www.wfp.org/news/news-release/italy-donates-eur-1-million-wfp-and-unicef-people-affected-conflict-eastern-ukrain

 

Grazie al supporto dell’UE il WFP aiuta più rifugiati maliani in Mauritania

23 febbraio 2017, Nouakchott – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) ha accolto con entusiasmo un’iniezione vitale di €1,5 milioni da parte dell’Unione Europea per aiutare a soddisfare le esigenze alimentari dei rifugiati maliani in Mauritania. I finanziamenti da parte della Direzione Generale per gli Aiuti umanitari e la Protezione Civile (ECHO) della Commissione Europea ricevuti alla fine del 2016 hanno permesso al WFP di fornire aiuti in denaro nei mesi di gennaio e febbraio 2017 a circa 48.500 rifugiati maliani che vivono nel campo di Mbera. Secondo i piani, il WFP dovrebbe continuare a fornire un pacchetto flessibile di assistenza,che comprende contanti e razioni alimentari in natura. I contanti permettono alle famiglie di acquistare cibo di loro gradimento nei mercati locali, insieme ad altri prodotti basilari, come il carburante per cucinare. Il WFP dovrebbe distribuire anche  razioni in natura di alimenti base e di alimenti supplementari fortificati per i più vulnerabili, come bambini malnutriti, donne incinte e mamme in allattamento. Inoltre, il WFP ha l’obiettivo di fornire a scuola un pasto caldo al giorno ai bambini della scuola primaria per tutto l’anno scolastico. Al momento, il WFP sta collaborando con l’UNHCR, il Governo della Mauritania e altri partner per allineare meglio il tipo di assistenza fornita alle esigenze dei rifugiati tramite l’esecuzione di targeting basato sulla vulnerabilità. Questo targeting permetterebbe al WFP di raggiungere la parte più vulnerabile della popolazione rifugiata, pianificando nel contempo sul lungo periodo attività di costruzione della fiducia in se stessi e della resilienza, consultandosi con rifugiati, partner e Governo.

http://www.wfp.org/news/news-release/eu-support-allows-wfp-provide-more-malian-refugees-mauritania

 

Patterson Rotary dona 17,000 dollari alle organizzazioni benefiche

22 Febbraio 2017 – Patterson, N.Y. – Il Rotary Club di Patterson ha annunciato di aver realizzato il giorno di San Valentino donazioni per un totale di 17,000 dollari a 20 organizzazioni locali benefiche. La campagna della donazione, avvenuta presso il Centro Ricreativo di Patterson, è chiamata “l’omaggio di Valentino” ed è uno dei due maggiori “Community Awards Giveaways”, sottolinea il Rotary, aggiungendo che il prossimo sarà in giugno e aiuterà diversi gruppi. Il Community Awards Giveaways, comunica il Rotary, distribuisce ricavi raccolti da tre raccolte fondi. Le raccolte fondi sono “Uomini che cucinano”, che si terrà di nuovo il 6 maggio e includerà cibo da professionisti e chef amatori; il Patterson Rotary Blues & BBQ Festival, che si terrà in settembre; e Touch-A-Truck For Heroes in ottobre, che permetterà a bambini di conoscere da vicino grandi camion.

http://putnam.dailyvoice.com/news/patterson-rotary-donates-17000-to-charities/7008

 

L’UE sostiene le operazioni di assistenza alimentare e le operazioni aeree del WFP in Sudan

20 febbraio 2017, Khartoum – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) ha ricevuto oggi due generosi contributi, per un totale di 8 milioni di euro, da parte della Direzione Generale per gli Aiuti umanitari e la Protezione Civile della Commissione Europea  (ECHO), che consentiranno al WFP di fornire assistenza alimentare ai rifugiati, supporto nutrizionale a madri e figli e di far continuare il funzionamento del Servizio Aereo Umanitario delle Nazioni Unite  (UNHAS) in Sudan. Il WFP utilizzerà il primo contributo di 5,5 milioni di euro per fornire quattro mesi di assistenza alimentare estremamente necessaria a 31.000 rifugiati nello Stato di Kassala, attraverso trasferimenti di denaro (buoni alimentari). Il WFP utilizzerà una parte di questi fondi anche per fornire cinque mesi di supporto nutrizionale a 86.600 bambini sotto i cinque anni e alle donne in stato di gravidanza e allattamento, che sono a rischio di malnutrizione in tutto il Sudan. Il secondo contributo di oltre 2,5 milioni di euro aiuterà il WFP a continuare a fornire i vitali servizi aerei per la comunità umanitaria in tutto il Sudan. UNHAS, gestito dal WFP,  facilita il movimento degli operatori umanitari verso zone particolarmente remote e difficili da raggiungere nel Darfur e nel Sudan centrale e orientale. L’UE è stata uno dei principali donatori a favore del WFP in Sudan negli ultimi anni. Nel 2017, il WFP prevede di assistere 4,2 milioni di persone vulnerabili in Sudan attraverso una serie di attività, compresi i trasferimenti di prodotti alimentari di emergenza e di denaro, supporto nutrizionale e attività di costruzione della resilienza per sostenere le comunità nel diventare indipendenti. Queste includono sfollati interni, rifugiati, popolazioni colpite dagli effetti devastanti di ElNiñoe le comunità ospitanti.

http://www.wfp.org/news/news-release/eu-supports-wfp-food-assistance-and-air-operations-sudan

 

Il WFP  estende l’assistenza alimentare in Ucraina orientale per tutto 2017

15 Febbraio 2017, Kiev – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) continuerà a sostenere per tutto il 2017 circa 220.000 persone in stato d’insicurezza alimentare nelle aree colpite dal conflitto dell’Ucraina orientale. Quasi tre anni dopo l’inizio del conflitto, la situazione della sicurezza in Ucraina orientale rimane tesa. Si stima che circa 3,1 milioni di persone abbiano bisogno di assistenza umanitaria. Nel 2017 il WFP continuerà a distribuire assistenza alimentare a 70.000 delle persone più vulnerabili, in base alla gravità dei bisogni. Il WFP ha l’obiettivo di sostenere in primo luogo le persone anziane, le famiglie con madri single, le persone con malattie croniche o disabilità, insieme a coloro che non ricevono altre forme di assistenza umanitaria. Il WFP continuerà a utilizzare i trasferimenti di denaro dove possibile, a seconda della disponibilità delle istituzioni finanziarie e delle condizioni di mercato. Durante la primavera e l’estate, il WFP e i suoi partner realizzeranno progetti di recupero precoce su piccola scala volti a migliorare i mezzi di sussistenza locali, aumentare i redditi, diversificare le colture e riabilitare le attività produttive. Circa 150.000 persone identificate come in moderato stato d’insicurezza alimentare, nel senso che lottano quotidianamente per trovare o comprare cibo sufficiente a condurre una vita sana, saranno impegnate in attività di “cibo in cambio di formazione” e “cibo in cambio di lavoro”, attività che saranno progettate su misura in base al contesto locale e alla disponibilità di fondi.

http://www.wfp.org/news/news-release/wfp-extends-food-assistance-eastern-ukraine-throughout-2017

 

L’Unione Europea sostiene il Progetto per la Nutrizione e la Sicurezza Alimentare del WFP in Tanzania Centrale

15 Febbraio 2017, Dar Es Salaam – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) ha ricevuto un contributo di 9.5 milioni di euro da parte dell’Unione europea (UE) a sostegno del Progetto per la Nutrizione e la Sicurezza Alimentare in Tanzania Centraledel valore di24,5 milioni di euro. Il progetto è stato realizzato per migliorare la sicurezza alimentare e nutrizionale di 40.000 persone, contribuendo alla riduzione della malnutrizione nei distretti mirati di Bahi e Chamwino nella regione di Dodoma e di Ikungi e Singida Rurale nella regione di Singida. Il progetto si basa sulla presenza di lunga data del WFP in Tanzania centrale e sulla sua esperienza nel fornire cibo nutriente e nel comunicare possibilità di nuovi comportamenti sociali attraverso le strutture sanitarie locali. Tali attività saranno integrate da sforzi in altri settori per fornire un approccio più olistico alla riduzione dell’arresto della crescita nel paese. Il livello nazionale di arresto della crescita si avvicina al 34%. In Tanzania il tasso cronico di malnutrizione tra i bambini è causato dalla povertà, l’insicurezza alimentare e da un’inadeguata nutrizione dei neonati e dei bambini. Il progetto lavorerà per migliorare le conoscenze in materia di nutrizione, diversità alimentare e pratiche in acqua, servizi igienico-sanitari e igiene (WASH). Le attività saranno potenziate promuovendo l’allevamento del bestiame su piccola scala, piantando colture diverse e mobilitando i villaggi a iniziare a risparmiare e a fare piccoli prestiti di gruppo, aumentando l’accesso al capitale. Save the Children è partner del WFP nel rafforzare le sinergie e le capacità delle organizzazioni su base comunitaria e delle comunità nel promuovere il lavoro femminile e un approccio multi-settoriale alla nutrizione, oltre a coordinare l’attuazione della componente agricola del progetto. Il progetto è parte del lavoro del WFP verso il raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile N°2: Fame Zero.

http://www.wfp.org/news/news-release/european-union-supports-wfp-nutrition-and-food-security-project-central-tanzania

 

Il contributo da parte del Belgio al WFP sostiene le persone colpite dalla fame nel Sud Sudan

14 febbraio 2017, Juba – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) è grato al Governo del Belgio per il contributo di 3 milioni di euro che aiuterà il WFP a fornire cibo di emergenza e assistenza nutrizionale alle comunità che stanno affrontando carenze di cibo in Sud Sudan. I fondi sono stati utilizzati per l’acquisto di 1.562 tonnellate di cibo, che è stato distribuito a più di 50.000 persone colpite dal conflitto negli stati di Unity, UpperNile e Jonglei, così come nei campi “Protezione dei Civili” a Juba. Il contributo del Belgio ha permesso al WFP di soddisfare le esigenze alimentari di base delle persone in queste aree per un periodo di due mesi. La situazione della sicurezza alimentare e nutrizionale nel Sud Sudan si è progressivamente deteriorata da quando il conflitto è cominciato nel 2013. La crescente insicurezza, le migrazioni, la crisi economica, la svalutazione della moneta locale e gli alti prezzi dei prodotti alimentari hanno contribuito ad aumentare drasticamente i livelli della fame. Un massiccio sforzo umanitario è l’unica cosa che sta permettendo di scongiurare una catastrofe alimentare. Nel 2016 i generosi contributi al WFP da parte di Belgio, Canada, Unione Europea, Finlandia, Germania, Giappone, Lussemburgo, Norvegia, Svezia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti d’America, così come da diversi donatori privati, hanno permesso di fornire cibo e assistenza nutrizionale a circa 4 milioni di persone nel Sud Sudan

http://www.wfp.org/news/news-release/belgian-contribution-wfp-supports-people-affected-hunger-south-sudan

 

La donazione di 85 milioni di dollari da parte del Giappone aiuta a sfamare milioni di persone in 33 paesi che soffrono la fame

13 Febbraio 2017, Yokohama – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) ha accolto con piacere l’annuncio della scorsa settimana di un contributo in denaro di 85 milioni di dollari da parte del Governo del Giappone. La donazione permetterà al WFP di fornire cibo vitale e assistenza nutrizionale in 33 paesi tra Africa, Asia e Medio Oriente. Circa la metà della donazione giapponese, ovvero 47 milioni di dollari, sosterrà le operazioni del WFP in 23 paesi africani, in particolare quelle in risposta alleinsorgenti crisi in Malawi, Lesotho e Swaziland, dove gli effetti di ElNiño hanno gravemente colpito la sicurezza alimentare di milioni di persone. In Malawi, i fondi del Giappone consentiranno al WFP di acquistare mais, legumi e olio vegetale per circa 420.000 persone in stato d’insicurezza alimentare che beneficeranno di attività di soccorso, recupero e di costruzione della resilienza. Circa il 40% del contributo totale sarà destinato ad assistere i rifugiati e le persone sfollate internamente in Siria, Iraq, Yemen, Nigeria e vicino al  Camerun. La porzione più grande del contributo, circa 13 milioni di dollari, fornirà cibo salva-vita e voucher a 340.000 persone nello Yemen, che attualmente sta soffrendo una delle più grandi crisi umanitarie mai segnalate

http://www.wfp.org/news/news-release/japan%E2%80%99s-us85-million-donation-helps-feed-millions-hungry-people-33-countries

 

 Pace e sicurezza

Dichiarazione sui negoziati per la messa al bando delle armi nucleari

4 marzo 2017 – Pax Christi International accoglie favorevolmente la decisione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite finalizzata a negoziare un divieto giuridicamente vincolante delle armi nucleari. Riteniamo una pietra miliare il fatto che le armi nucleari siano esplicitamente vietate dal trattato internazionale e che questo trattato sia visto come un esercizio nel campo dei valori morali e delle responsabilità globali necessarie per costruire un mondo più sicuro e sostenibile. Inoltre, un trattato sul divieto dell’arma nucleare non deve essere considerato un passo rivoluzionario, ma piuttosto come il prossimo passo logico che conduca verso il quasi universale traguardo di un mondo libero da armi nucleari. Costituisce anche ilrafforzamento del trattato di non proliferazione, potenziando l’obbligo già esistente per conseguire il disarmo nucleare. Facciamo appello a tutti i governi al fine di confermare le proprie assunzioni di responsabilità e di partecipare ai negoziati sul trattato per il divieto delle armi nucleari in marzo e giugno/luglio 2017. Il nostro movimento invita i governi a concentrarsi sulla parte fondamentale del trattato per il divieto di possesso e uso di armi nucleari, con un obbligo della loro eliminazione. Basandosi su questi principi fondamentali, l’intera gamma di attività correlate-come lo sviluppo, la distribuzione, la produzione, il collaudo, lo stoccaggio, il trasferimento, la minaccia di utilizzo e l’assistenza a queste attività, dovranno essere vietate. Tali disposizioni dovranno essere univoche. Un divieto esplicito e vincolante si esprimerà non solonel porre fuori legge e stigmatizzare ulteriormente le armi nucleari, ma consisterà anche nello stabilire e rafforzare le procedure  esistenti per la loro eliminazione.

http://www.paxchristi.net/news/statement-nuclear-weapons-ban-negotiations-four-calls-governments-human-centered-treaty/6582#sthash.SyZFYeYb.WeG58HiH.dpbs

 

Il processo di Oslo: L’inizio storico per il divieto delle bombe a grappolo

23 febbraio 2017 – Il 23 febbraio ricorre il 10° anniversario del processo di Oslo, iniziato esattamente dieci anni fa quando, in una conferenza ospitata a Oslo dal governo norvegese nel febbraio 2007, 46 stati hanno compiuto un passo straordinario esprimendo una storica dichiarazione per considerare fuori legge le bombe a grappolo. Con sforzi persistenti e concertati da parte dei governi in stretta collaborazione con la Cluster MunitionCoalition (CCM), il Comitato Internazionale della Croce Rossa e le Agenzie delle Nazioni Unite, alla Conferenza di Oslo sono seguiti dieci incontri regionali ospitati da diversi paesi per mobilitare il sostegno internazionale rivolto a un divieto totale delle munizioni a grappolo. In meno di due anni, l’ambizioso obiettivo della dichiarazione di Oslo è stato raggiunto, da quando appunto 94 membri hanno firmato a Oslo durante la prima settimana del dicembre 2008 la Convenzione sulle munizioni a grappolo. L’Ambasciatore Kongstad, attualmente Ambasciatore norvegese e Rappresentante Permanente presso l’OSCE, ha dichiarato: “Il lancio del processo di Oslo e la positiva conclusione della Convenzione sulle munizioni a grappolo che è seguita hanno dimostrato che si possono ottenere grandi risultati quando i paesi colpiti, altri paesi interessati e le organizzazioni della società civile competente operano in modo congiunto sulla base di fatti, preoccupazioni umanitarie e principi. Il CCM ha salvato innumerevoli vite, impedito mutilazioni agli arti e altre sofferenze umane inaccettabili (…) ”

http://www.stopclustermunitions.org/en-gb/media/news/2017/the-oslo-process-the-historic-start-to-the-cluster-bomb-ban.aspx

Salute 

Buone notizie per gli sforzi del Ghana nel campo igienico 

di Mohamed Keita, staff RI

3 marzo 2017 – Il Rotary e USAID stanno creando dispositivi TippyTap per incoraggiare una buona igiene nelle aree più remote. Il dispositivo usa un semplice pedale per inclinare un contenitore d’acqua così che le persone possano lavarsi le mani con sicurezza. In gennaio, un nuovo governo è subentrato al potere in Ghana e ha adottato una differente modalità nell’affrontare il problema dell’accesso all’acqua e l’igiene pubblica nel paese. Il presidente Nana Akufo-Addo ha annunciato la creazione di un Ministero della Sanità e delle Risorse Idriche. È la prima volta che un’amministrazione ha dedicato la colonna portante di un’agenzia di un gabinetto esecutivo alla sanità pubblica. I Rotariani del Ghana che sono coinvolti nel lancio della Collaborazione Rotary-USAID Internazional H2O, un’iniziativa di 4 milioni di dollari per sostenere iniziative per un duraturo e positivo cambiamento nell’acqua, sanificazione e igiene in Ghana (WASH), hanno dato il loro benvenuto al cambiamento.

https://blog.rotary.org/2017/03/03/good-news-for-ghana-sanitation-efforts

 

Tracciare fino all’ultimo virus – l’Afghanistan incrementa la sorveglianza per accelerare l’eradicazione della poliomielite

2 marzo 2017 – Un sistema di sorveglianza forte è la spina dorsale dello sforzo di eradicazione della polio in Afghanistan. Assicura che ogni singolo virus venga riconosciuto e analizzato, consentendo una rapida ed efficace risposta per bloccare ogni ceppo del virus debilitante. L’Afghanistan è vicino più che mai a bloccare la poliomielite. L’anno 2016 si è concluso con solamente 13 casi. La maggior parte dell’Afghanistan rimane libera dalla poliomielite, con la trasmissione limitata alle parti meridionale, orientale e sudorientale del paese. La sorveglianza è la chiave per assicurare che il virus sia tracciato e bloccato dovunque stia circolando. Insieme ai partner dell’Iniziativa Globale di Eradicazione della Poliomielite, l’OMS sta ulteriormente rafforzando il sistema di sorveglianza dell’Afghanistan per accelerare i progressi verso un Afghanistan libero dalla polio. L’Afghanistan ha attualmente una rete di 21.000 relatori volontari della paralisi flaccida acuta (AFP), compresi guaritori tradizionali, mullah, custodi di santuari e farmacisti, supportati da oltre 700 punti focali. Questi volontari cercano attivamente e riferiscono di bambini che hanno sintomi che potrebbero essere poliomielite: paralisi floscia con rapida comparsa senza nessuna causa apparente. Vengono raccolti campioni di feci da ciascun bambino con sospetta poliomielite e inviati per ulteriori test e analisi di laboratorio.

http://polioeradication.org/news-post/tracing-every-last-virus/

 

Yemen: MSF riattiva l’attività medica nell’Ospedale di Haydan

2 marzo 2017, Sana’a – Sei mesi dopo aver ritirato il suo personale dallo Yemen settentrionale a seguito del bombardamento del suo ospedale a Abs, Medici Senza Frontiere (MSF) ha ripreso il suo lavoro nell’ospedale del distretto di Haydan, nel governatorato di Sa’ada. Dopo l’attacco aereo del 15 agosto sull’ospedale di Abs che ha ucciso 19 persone e ferite 24 e a seguito di una serie di attacchi su diverse strutture sanitarie nello Yemen settentrionale, MSF decise di evacuare la maggior parte del suo personale sia dal governatorato di Hajjah e di Sa’ada. Il 19 febbraio, una squadra di MSF è ritornata al lavoro nell’ospedale di Haydan. Fino a 200.000 persone nella montagnosa regione si affidano all’ospedale di Haydan per le cure mediche: la squadra di MSF fornisce supporto al pronto soccorso, al dipartimento dei pazienti interni, all’unità di maternità e al sistema di rinvio a specialisti, come pure a fornire supporto logistico. L’organizzazione riprenderà le sue precedenti attività e aumenterà il sostegno al dipartimento dei pazienti ricoverati. Un gran numero di strutture sanitarie sono state colpite da attacchi aerei, compreso lo stesso ospedale di Haydan, che è stato bombardato il 26 ottobre 2015, ferendo un membro dello staff. Questi attacchi hanno posto un’enorme pressione su un sistema sanitario già debole, mentre le persone sono divenute timorose di frequentare gli ospedali per paura di finire sotto tiro.

http://www.msf.org/en/article/yemen-msf-resumes-medical-work-haydan-hospital

 

Giordania/Iraq: una nuova vita per gli iracheni feriti in guerra

27 febbraio 2017 – In un ospedale per la chirurgia ricostruttiva ad Amman, Giordania, pazienti feriti in guerra provenienti dall’Iraq ricevono trattamento per ferite complesse. Il progetto è stato istituito da Medici Senza Frontiere (MSF) nel 2006 quando divenne palese che nessun trattamento di questo tipo esisteva per le vittime del conflitto in Iraq. È stato successivamente allargato per ricevere pazienti da Gaza, Yemen e Siria. Da quando il progetto è iniziato, MSF ha trattato approssimativamente 4.500 pazienti e ha portato a termine circa 12.000 interventi chirurgici. Gli iracheni rappresentano il gruppo di pazienti più ampio, con 2.442 pazienti riferiti dall’Iraq a partire dall’avvio del progetto. L’ospedale di Amman fornisce un pacchetto di assistenza comprensivo per i suoi pazienti, che comprende fisioterapia e supporto psicosociale insieme a chirurgia specialistica. Ai pazienti viene inoltre data una sistemazione e assistenza finanziaria con il viaggio per e dall’ospedale come pure tutti i trattamenti intercorrenti se il piano di cura viene prolungato.

http://www.msf.org/en/article/jordaniraq-new-life-war-wounded-iraqis

 

Istruttori internazionali forniscono aggiornamento relativo al virus Zika insieme alla Croce Rossa Venezuelana

23 febbraio 2017 – Dal 24 al 30 gennaio 2017 la Federazione Internazionale della Croce Rossa e delle Società della Mezzaluna Rossa (IFRC), per mezzo della Operazione Zika, il Centro di Riferimento per la Preparazione Istituzionale ai Disastri (CREPD) e la Croce Rossa Venezuelana hanno tenuto un corso per istruttori su argomenti sanitari correlati al virus Zika. Il seminario ha avuto luogo a Valencia, Venezuela e 22 partecipanti di 10 branche nazionali della Croce Rossa Venezuelana hanno ricevuto la certificazione. L’IFRC, per mezzo dell’Operazione Zika e i suoi partner, ha implementato una completa capacità di costruire una strategia. Si sta assicurando una crescita continua nella capacità delle Nazioni Unite nell’ affrontare e prevenire il virus. L’addestramento degli istruttori fa parte dello sforzo per fornire aggiornamento al personale sanitario e ai volontari, che possano successivamente trasferire questa conoscenza ai livelli locale, nazionale e internazionale. Tutti i partecipanti al seminario hanno completato un modulo relativo a Zika all’inizio dell’aggiornamento. Si sono successivamente divisi in tre gruppi per ottenere la certificazione nella promozione dell’igiene. L’aggiornamento è stato fornito da tecnici esperti provenienti dalla Croce Rossa Colombiana, dalla Croce Rossa Panamense, dalla Croce Rossa Venezuelana, dal CREPD e dall’Operazione Zika.

http://www.ifrc.org/en/news-and-media/news-stories/americas/venezuela/international-instructors-provide-zika-related-training-with-the-venezuelan-red-cross/

 

 Ambiente e natura

L’ONU dichiara guerra alla plastica negli oceani

di Baher Kamal

23 febbraio 2017 (IPS) – I dati disponibili sono sufficienti affinché le Nazioni Unite dichiarino guerra alla plastica negli oceani: ogni anno ne vengono gettate più di 8 milioni di tonnellate – come se ogni minuto venisse buttato un cassonetto pieno di plastica nelle acque oceaniche- devastando così la flora e la fauna marina, la pesca, il turismo e causando almeno 8 trilioni di dollari di danni all’ecosistema marino. Infatti il 23 febbraio il programma per l’ambiente delle nazioni Unite (UNEP) con sede a Nairobi ha lanciato una campagna globale senza precedenti con lo scopo di eliminare tutte le fonti possibili di inquinamento marittimo entro il 2022 intervenendo sulla micro-plastica dei cosmetici e l’eccessivo e inutile spreco di prodotti in plastica monouso.

Lanciato dall’Economist World Ocean Summit a Bali, la campagna #CleanSeas fa pressione sui governi affinché adottino delle politiche per la riduzione della plastica: ci si rivolge principalmente alle industrie esortandole a ridurre la quantità di plastica nelle confezioni e riprogettare i prodotti, e ai consumatori perché cambino le loro abitudini nel gettare la spazzatura – questo prima che il danno divenga irreversibile. La campagna #CleanSeas è un movimento globale che ha come obiettivo i governi, le industrie e i consumatori affinché insieme collaborino per ridurre la produzione e l’uso eccessivo di plastica che sta inquinando i nostri mari, distruggendo la flora e la fauna marittima diventando anche così una minaccia anche per la salute dell’uomo. La divisione delle Nazioni Unite che si occupa di ambiente mira a intervenire sulle diverse sfere che daranno origine al cambiamento: le abitudini, le pratiche, gli standard e le politiche di tutto il mondo affinché riducano il più possibile l’inquinamento marittimo e i danni che questo provoca. Per il momento dieci paesi – Belgio, Costa Rica, Francia, Grenada, Indonesia, Norvegia, Panama, Santa Lucia, Sierra Leone e Uruguay – si sono già uniti alla campagna con obiettivi molto ambiziosi per ridurre la marea di  plastica che ci sta travolgendo.

http://www.ipsnews.net/2017/02/un-declares-war-on-ocean-plastic

 

 Religione e spiritualità 

Spagna – Missionari, modelli di una Chiesa che va avanti, Giornata ispano-americana: l’America Latina ti aspetta!

4 Marzo 2017, Madrid – “I Missionari sono l’esempio della Chiesa che va avanti” sostiene il Cardinale Marc Ouellet, presidente del Consiglio Pontificio per l’America Latina nel suo messaggio in occasione della Giornata Ispano-americana che la Chiesa Spagnola celebra in tutto il paese. Tale celebrazione, molto sentita tra i cattolici di tutta la penisola iberica, aiuta a riconoscere il legame speciale che esiste tra le comunità ecclesiastiche dei due continenti e omaggia i preti diocesani coinvolti nell’OCHSA. Questa giornata, celebrata in Spagna sin dal 1959, si focalizza soprattutto sul servizio offerto dai preti diocesani spagnoli che vengono mandate ad esercitare il ministero sacerdotale nella Chiesa dell’America Latina. La Commissione Episcopale per le Missioni offre all’OCSHA il potere di coordinare la cooperazione tra le diocesi di origine e di destinazione. Attualmente i preti coinvolti nell’OCHSA sono 267, missionari in 20 paesi dell’America Latina. Il Perù, con la presenza di 78 preti spagnoli dell’OCHSA, è lo Stato che ospita il maggior numero di missionari.

http://www.fides.org/en/news/61862-EUROPE_SPAIN_Missionaries_models_of_the_Church_that_goes_forth_Spanish_American_Day_Latin_America_awaits_you#.WLrxpTvhBPY

 

Burkina Faso: dialogo di religioni e culture: prospettive per il Simposio di Ouagadougou

4 Marzo 2017 – Alla vigilia dell’apertura del simposio sul dialogo tra le religioni e le culture che si terrà a Ouagadougou, in Burkina Faso, i suoi due maggiori promotori, FilippeSawadogo eLazareKi-Zerbo, discutono in questa intervista sui punti principali dell’incontro sull’educazione per la cultura di pace.

http://cpnn-world.org/new/?p=9096

 

TERRA SANTA – La restaurazione dell’Edicola del Santo Sepolcro sarà terminata per Pasqua

3 marzo 2017, Gerusalemme – Dopo nove mesi di lavoro, l’opera di restauro dell’Edicola del Santo Sepolcro è quasi conclusa. I media connessi alla custodia francescana della Terra Santa hanno reso noto che i ponteggi sono stati rimossi, così come le travi d’acciaio poste nel 1947 durante il protettorato britannico per sostenere la struttura architettonica, a pericolo di crollo dopo il terremoto del 1927. Una celebrazione ecumenica prevista per il 22 marzo segnerà la fine ufficiale dei lavori. Secondo il gruppo greco che ha seguito i lavori, serviranno altri dieci mesi e sei milioni di euro per affrontare le cause – prima tra tutte l’umidità – che hanno indebolito l’intero edificio del Santo Sepolcro.

http://www.fides.org/en/news/61853-ASIA_HOLY_LAND_Restoration_of_the_Edicule_of_the_Holy_Sepulchre_to_be_completed_before_Easter#.WLmk1DvhBPY

 

Seminario “Pace per tutti” e Preghiere per la pace tra le religioni del concilio del Pakistan per il benessere sociale e i diritti umani

25 febbraio 2017 – Il Consiglio Pakistano per il benessere sociale e i diritti umani ha organizzato un seminario dal titolo “Pace per tutti” & Preghiere per la pace tra le religioni presso la propria sede. Lo scopo di tale seminario e delle preghiere per la pace tra le religioni era quello di sottolineare l’importanza della pace nello scenario odierno e di condannare la recente ondata di terrorismo in Pakistan, mostrando la propria solidarietà alle persone vittime di questi attacchi suicidi. Gli oratori hanno evidenziato quanto la pace giochi un ruolo chiave negli insegnamenti dell’Islam, del cattolicesimo e dell’induismo e gli esponenti religiosi hanno duramente condannato i recenti episodi di terrorismo e di estremismo in Pakistan, nei quali hanno perso la vita centinaia di innocenti e altre centinaia sono stati gravemente feriti. Durante il seminario gli oratori hanno mostrato il proprio supporto a “OperationRadulFasad” lanciata dall’esercito pakistano in tutto il paese contro il terrorismo e l‘estremismo, pregando perché questa iniziativa abbia successo, così da placare l’ondata di terrorismo ed estremismo che ha colpito il loro amato paese.

http://www.uri.org/the_latest/2017/02/seminar_peace_for_all_and_interfaith_peace_prayer_by_pakistan_council_for_social_welfare_and_human_rights

 

 Cultura e educazione

Funzionari dell’Educazione, dei Musei e dei Media promuovono l’uguaglianza di genere in Vietnam

3 Marzo 2017 – il Vietnam ha fatto grandi progressi nella promozione dell’uguaglianza di genere e nel conferimento del potere alle donne, ma la violenza, la preferenza degli uomini sulle donne e l’accesso limitato all’educazione nelle aree più remote e delle minoranze etniche continuano a rimanere delle sfide comuni per le ragazze e le donne del Paese. Un corso di formazione di due giorni tenutosi del distretto ThachThat di Ha Noi ha dato la possibilità ai rappresentanti del Ministero dell’Educazione e della Formazione (MOET), del Museo sulle Donne Vietnamite, dell’Istituto Nazionale sulla Gestione dell’Educazione e dell’emittente radio nazionale “Voice of Vietnam” di ampliare le proprie conoscenze e abilità allo scopo di promuovere l’uguaglianza di genere. Il corso  tenutosi il 23 e il 24 febbraio ha dato la possibilità di accrescere la consapevolezza dei partecipanti sui concetti di genere esaminando gli stereotipi di genere, i pregiudizi e le discriminazioni nel mondo dei media e della stampa. I partecipanti hanno realizzato quanto l’ineguaglianza di genere abbia degli impatti seri sull’accesso delle ragazze e delle donne all’educazione e al benessere personale attraverso illustrazioni di vita reale sulle disparità di genere nelle scuole e nella comunità.

http://www.unesco.org/new/en/media-services/single-view/news/education_museum_and_media_officers_promote_gender_equality/

 

Il supporto post uragano ha aiutato gli insegnati di Haiti ad andare avanti 

3 Marzo 2017 – Per molti insegnanti, le cicatrici emozionali lasciate dall’Uragano Matthew devono ancora guarire, ed è proprio per questo motivo che un programma di solidarietà internazionale ha portato aiuti per le persone che ne avevano più bisogno.Grazie all’iniziativa dell’Union Nationale des Normalien(ne)s et des Educateurs/trices d’Haïti (UNNOEH) e della Fédération Nationale des Travailleurs en Education et en Culture (FENATEC), affiliate all’Organizzazione Internazionale per l’Educazione (EI), 600 insegnanti hanno partecipato a seminari per il supporto psicosociale, 150 in ognuna delle 4 regioni haitiane più colpite dal disastro naturale dell’Ottobre 2016, e cioè Nippes, il Sud, Grande-Anse e il nord-ovest.  Il seminario era una parte di un progetto lanciato dai sindacati coordinati dall’EI e con il supporto economico della Federazione Canadese degli Insegnanti (CTF). Il progetto aveva lo scopo di fornire supporto psicosociale agli insegnanti dei distretti più colpiti dal ciclone, corsi di formazione e unità di intervento per assistere altri insegnanti prima e dopo i disastri naturali e di aiutare gli insegnanti di queste regioni a riacquistare fiducia. Alcuni degli argomenti hanno incluso la definizione generale del concetto di disastro, il supporto psicosociale, la gestione dello stress, consigli pratici per superare il dolore, l’importanza di sviluppare resilienza, la relazione con gli studenti e lo stress nei bambini.

https://www.ei-ie.org/en/news/news_details/4298

 

Attraverso il Progetto dei Giovani Rifugiati, i ragazzi si mettono al servizio delle proprie comunità

1 Marzo 2017 – Tra febbraio e dicembre 2016, in Libano, il programma di istruzione ANERA ha raggiunto più di 6.500 ragazzi che avevano già finito la scuola. Questi brevi corsi di formazione per I giovani rifugiati hanno aiutato i ragazzi a formarsi su nuove abilità facilmente spendibili in una serie di campi di applicazione quali ad esempio l’impiantistica elettrica, la modellatura del cioccolato, il piastrellamento dei pavimenti, il cucito, l’apicoltura ecc. Tale programma offre anche ai giovani delle opportunità formative e di apprendistato che migliorano il loro potenziale e permettono loro una migliore entrata nel mondo del lavoro locale. Una forma di apprendistato è quello del servizio della comunità, che permette ai giovani di perfezionare le proprie capacità mentre aiutano la propria comunità. Circa il 30% dei giovani che hanno portato a termine corsi professionali hanno anche completato un’attività di apprendistato. Più di 1.200 ragazzi si sono messi al servizio della propria comunità. Tale iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione con l’UNICEF e ai fondi provenienti dall’UK Aid, dalla German Cooperation e dall’Ente Americano per la Popolazione, i Rifugiati e i Migranti.

http://www.anera.org/stories/refugee-youth-project-teens-serve-communities-lebanon/

 

Collaborazione tra il Film Foundation’s World Cinema Project e la Pan African Federation of Filmmakers per risanare il cinema africano

28 Febbraio 2017- L’UNESCO darà il via, nel contesto della sua Coalizione di Artisti Internazionale per la Storia Africana, ad una collaborazione tra la Film Foundation, presieduta da Martin Scorsese, e la Pan African Federation of Filmmakers (FEPACI), un progetto a lungo termine atto ad individuare, risanare e preservare i film prodotti sul territorio africano. L’African Film Heritage Project (AFHP – Progetto per il patrimonio cinematografico africano) identificherà 50 film con un significato storico, artistico e culturale e procederà con il loro restauro. L’UNESCO intende iscrivere quei film nel Programma della Memoria del Mondo.

http://www.unesco.org/new/en/media-services/single-view/news/partnership_with_the_film_foundations_world_cinema_projec/

 

Ministri ed esperti spingono verso un’educazione di qualità attraverso risorse educative rese disponibili a tutti

24 Febbraio 2017 – Il 23 Febbraio, ministri, politici ed esperti provenienti da 26 Paesi hanno preso parte all’apertura delle Consultazioni Regionali Europee sulle Risorse Educative Aperte (OER), tenutosi a Malta il 23 e 24 Febbraio. Tale incontro è il secondo delle sei consultazioni regionali che porteranno al secondo Congresso Mondiale sulle Risorse Didattiche Aperte, che si terrà a Lubiana in Slovenia dal 18 al 20 settembre.Il Congresso Mondiale OER segnerà i 15 anni dalla prima volta che il termine “Risorse Educative Aperte” è stato coniato dall’UNESCO e i 5 anni dal primo Congresso Mondiale su questo tema che ha portato, nel 2012, alla Dichiarazione di Parigi sull’OER. Il termine“OER” si riferisce ad ogni materiale didattico reso disponibile dagli autori e dalle istituzioni per essere utilizzato liberamente e senza licenza per l’insegnamento, l’apprendimento e la ricerca. In tutte le regioni del mondo, la crescita delle iniziative e delle politiche OER sostengono il raggiungimento del Quarto Obiettivo di Sviluppo Sostenibile, fornendo qualità, materiale educativo conveniente e adatto a tutti i bisogni educativi.

https://en.unesco.org/news/ministers-experts-urge-inclusive-access-and-quality-education-through-open-educational

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