La storia dell’AVES

Esercito e Aviazione iniziano a dar vita al binomio uomo-aeromobile, dal quale nascerà la Specialità Azzurra dell’Esercito Italiano, verso la fine del 1800.

Nel 1884, infatti, il Ministero della Guerra autorizzava la costituzione di un Servizio Aeronautico presso il distaccamento di Roma (Forte Tiburtino) della Brigata Mista del 3° Reggimento Genio di Firenze. Il Reparto si sarebbe occupato degli aerostati da ricognizione.

L’Aviazione dell’Esercito ritrova le sue origini nei primi voli di guerra condotti dall’Esercito in Libia nel 1911-12.

La continuità della tradizione è rappresentata per l’Esercito dal personale destinato a missioni di osservazione aerea fino alla costituzione delle prime unità dell’Aviazione Leggera dell’Esercito.

Con l’ingresso dell’Italia nella NATO nel 1950 lo SME., nonostante l’opposizione dell’Aeronautica militare, potendo usufruire del programma statunitense di aiuti militari per soddisfare le esigenze operative delle unità dei Paesi facenti parte dell’organizzazione, dispose l’invio negli USA. di 15 ufficiali delle varie armi dell’Esercito.

Di questi, otto superarono il corso conseguendo il brevetto che li qualificò istruttori per i futuri piloti che sarebbero poi stati inviati ai nostri Reparti di volo.

Contemporaneamente vennero assegnati all’Italia 302 aerei leggeri, di due modelli differenti, già impiegati dagli USA nel corso del conflitto:

  • 65 PA 18 Cub (denominazione militare L 18 C );
  • 37 PA Super Cub 8 denominazione militare L 21 A e B ).

Successivamente venne approntato un piccolo aeroporto, più propriamente una striscia d’atterraggio  in località Monte dell’Oro, nei pressi di Bracciano, dove aveva sede la scuola di artiglieria, alle cui dipendenze fu costituito un “Nucleo di Aviazione Leggera” che il 10 maggio 1951 (data della nostra fondazione) assunse la denominazione di “Reparto Aerei Leggeri”.

L’Aviazione dell’Esercito aveva preso il volo e non si sarebbe più arrestata. Dopo pochi mesi, nel dicembre del 1951, il “Reparto Aerei Leggeri” fu trasformato in “Reparto Aereo di Artiglieria”.

Nel 1952 il campo di volo di Monte dell’Oro divenne operativo con il 1° corso piloti osservatori.

Gli aerei avevano matricola civile, come quelli degli aero club. I piloti dovevano conseguire il brevetto di pilota civile di 1° grado per poter volare da soli e poi quello di 2° grado per poter tra-sportare un passeggero-osservatore o semplicemente il proprio specialista.

L’aero club dove si svolgeva la prima fase del corso (conseguimento del brevetto di 1° grado) e dove venivano sostenuti gli esami per il conseguimento di quello di 2°, era quello di Roma, sull’aeroporto dell’Urbe.

Questa procedura fu attuata solo per 12 corsi poiché dal 13° in poi, la prima fase comincerà a svolgersi ad Alghero, con istruttori dell’Aeronautica militare.

La crescita

Nell’anno successivo, al fine di fronteggiare gli impegni addestrativi che si andavano creando, fu costituito assorbendo la precedente organizzazione, il “Centro Addestramento Osservazione Aerea per l’Artiglieria (CAOAA) che addestrava, oltre ai piloti, anche gli indispensabili specialisti, tutti provenienti dalle varie armi dell’esercito ad eccezione di quella dei carabinieri.

Per il supporto logistico, sempre sull’aerocampo di Monte dell’Oro, nel 1953 fu costituito il 1° Reparto Riparazioni Aerei Leggeri (RRALE), che effettuava manutenzioni e riparazioni di 3° e 4° livello e immagazzinava le parti di ricambio.

Con gli L 21 di colore verde nacquero le “Sezioni Aerei Leggeri” (SAL) che vennero assegnate in organico ai comandi di C.A., alle divisioni, alle brigate, ed ai reggimenti di cavalleria, fanteria corazzata ed artiglieria di supporto di C.A. pesanti e pesanti campali.

Nel 1956 venne istituito il reparto sperimentale elicotteri dotato di 4 Agusta Bell 47-G2 cui si aggiunsero presto anche gli Agusta Bell 47-J.

Nel settembre del 1958 il reparto sperimentale venne sciolto ed al suo posto nacquero due nuove unità: il 1° reparto elicotteri con base sull’aeroporto di Casarsa della Delizia ed il 2° reparto elicotteri con base sull’aeroporto di Bolzano.

La specialità si sviluppò rapidamente. Con l’aumentare dell’attività di volo e dei compiti operativi il CAOOA fu trasformato in “Centro Addestramento Aviazione Leggera dell’Esercito (CAALE) sul ben più grande aeroporto di Viterbo, non più alle dipendenze della scuola di artiglieria, ma dell’Ispettorato dell’A.L.E., che si era costituito nel gennaio del 1959.

Nel frattempo, poiché il “braccio logistico” per supportare i numerosi reparti di volo ubicati nel nord-est era diventato inadeguato a causa della eccessiva distanza dal 1° RRALE, ne venne costituito un secondo, nel marzo del 1957, sull’aeroporto di Bologna.

Il 4 maggio del 1958 la consegna della bandiera di Istituto al CAALE sanciva solennemente l’esistenza della componente aerea della Forza Armata.

Lo sviluppo

Avvenne in maniera rapida e costante. Ai Piper L-21 B vennero affiancati i Cessna L-19 E “Bird Dog” interamente metallici e dotati di una strumentazione ed un’avionica più completa.

In quel periodo vennero eliminate dagli aerei le matricole civili e comparvero per la prima volta le coccarde tricolori e la numerazione progressiva preceduta dalla scritta E.I..

Contestualmente la flotta si arricchiva nel 1963 di 48 AB-204 e nel 1965 di 105 AB-205.

Nel 1963 avvenne la prima grande trasformazione organica.

Si crearono così:

1: I Reparti Aviazione Leggera (R.A.L.), generalmente alle dipendenze dei C.A., delle divisioni e delle brigate, composti da:

  • Sezioni Aerei leggeri (SAL) dotate di L-21 B o L-19 E..
  • Sezioni Elicotteri da Ricognizione (SER) dotate di AB-47 G o AB-47 J.
  • Sezioni Aerei Leggeri per Enti Particolari con soli L-21 B.

2. I Reparti Elicotteri di Uso Generale (REUG) dotati di AB 204 e AB 205.

  • I REUG a disposizione dello SME..
  • III REUG per il Comando del III C.A..
  • IV REUG per il Comando del C.A. alpino.
  • V REUG per il Comando del V C.A.

3. Le Sezioni Elicotteri di Uso Generale (SEUG) dotati di AB 205.

  • Brigata paracadutisti:
  • Brigata missili;
  • Comando militare della Sardegna.

Va da sé che questo incremento di velivoli comportò per il CAALE un intenso lavoro per formare i piloti e gli specialisti necessari.

Nel 1967 si aggiunsero 150 elicotteri da ricognizione AB 206.

Il notevole incremento di aeromobili comporta, in questo periodo, l’impellente necessità di adeguare il numero di piloti e specialisti indispensabili per l’operatività dei mezzi. A tale necessità si sopperisce qualificando personale (uff.li e sott.li) tratto sia da quello già abilitato su aerei leggeri sia reclutando dalle varie armi e direttamente dalla scuola allievi sottufficiali di Viterbo.

Tutti i piloti, prima dell’addestramento al CAALE dovevano frequentare il corso basico di abilitazione presso la scuola di volo di Frosinone (72° Stormo).

Il potenziamento dei mezzi comporta la costituzione di un ulteriore RRALE: il 3° dislocato sull’aeroporto di Orio al Serio, Bergamo.

Nel 1971 i componenti dell’Aviazione Leggera dell’Esercito vengono dotati di un nuovo copricapo: il Basco Azzurro e dei relativi fregio e mostreggiature.

Nel 1973 giunse a Viterbo il primo CH 47C “Chinook”, elicottero da trasporto medio capace di trasportare 40 soldati equipaggiati o voluminosi carichi interni ed esterni fino ad un massimo di 10 tonnellate.

Anche l’ala fissa ebbe un incremento: nel 1975 entrarono in servizio ottanta SIAI MARCHETTI SM-1019, velivoli biposto con motore a turbina (lo stesso dell’AB-206) che diedero il cambio agli L-21B e agli L-19.

L’affermazione

Alla fine del 1975 tutto l’esercito subì una profonda trasformazione in un modello che tendeva alla “qualità” e non alla “quantità”. Furono interessate tutte le armi

In seno all’ALE furono soppressi i RAL ed i REUG e furono creati raggruppamenti alle dipendenze dello SME e dei Comandi di C.A., gruppi squadroni alle dipendenze di divisioni e brigate e squadroni per enti particolari.

Al numero romano venne aggiunto il nome di una stella per i raggruppamenti e di una costellazione o di un pianeta per i gruppi squadroni.

Contemporaneamente nel giugno del 1976 fu indispensabile costituire il 4° RRALE, sull’aeroporto di Viterbo, per garantire l’assistenza tecnica di 2°  livello alla ormai imponete flotta dei CH-47C.

Sempre nel giugno del 1976 fu consegnato il primo di 5 A-109 “Hirundo”: un elicottero biturbina sul quale fu avviata una particolare sperimentazione per il lancio dei missili controcarro “TOW” che servì di base per lo sviluppo del futuro A-129.

Questi anni permisero di far conoscere ed apprezzare i nostri elicotteristi in campo internazionale, grazie allo squadrone “Italair” del contingente “UNIFIL”, che venne schierato a Naqoura, nel Libano meridionale dove tuttora opera.

Sempre negli anni Settanta vennero acquisiti per gli elicotteri, mitragliatrici e lanciarazzi a traiettoria balistica.

Negli anni 80 finalmente le unità dell’ALE, oltre alle consuete attività di comando, controllo, informativa e manovra delle forze, erano in grado di fornire anche un significativo concorso di fuoco.

Nel 1983 furono immessi in servizio 14 elicotteri biturbina AB-212.

Venne anche costituita l’ANAE: Associazione Nazionale Aviazione dell’Esercito in cui confluisce il personale della specialità in servizio ed in quiescenza e la cui voce si fa sentire dalle pagine della rivista “Il Basco Azzurro”.

Nel 1989 venne radiato dal servizio il glorioso AB-204: la prima vera macchina operativa per operazioni sia militari sia civili in servizio nell’ALE.

Siamo arrivati agli anni ’90 con l’elicottero controcarro e da combattimento A-129 “Mangusta” il primo interamente progettato e costruito in Italia e da italiani.

Negli stessi anni 1992, anche l’ala fissa fa un salto di qualità col bimotore Dornier DO-228 turboelica, completamente equipaggiato per il volo strumentale in aerovia.

Nel 1993 finalmente la nostra Aviazione non è più “leggera” poiché decadono i limiti di peso, fino ad allora imposti dall’Aeronautica per i velivoli, di 1500 kg.

Alla fine del 1997, arrivano tre esemplari del Piaggio P-180, che si affiancano ai DO-228 nei trasporti VIP e nei collegamenti a lunga distanza.

Gli anni di fine millennio

La situazione dell’AVES all’inizio del 1999 è la seguente:

  • Viterbo: Comando AVES; Centro Aviazione Esercito; 1° rgt. AVES “Antares” 28° gr. sqd. AVES “Tucano”;
  • Lamezia: 2° rgt. AVES “Sirio”, con le basi di appoggio di Pontecagnano e Catania;
  • Bolzano: 4° rgt. AVES “Altair” con le basi di appoggio di Venaria-Aosta e Dobbiaco
  • Casarsa: 5° rgt. AVES “Rigel”;
  • Rimini: 7° rgt. AVES “Vega”, destinato alla brigata aeromobile “Friuli”;
  • Cagliari: 21° gr. sqd. AVES “Orsa Maggiore”;
  • Pisa : 26° gr. sqd. AVES “Giove”;
  • Alghero: 39° gr. sqd. AVES “Drago”;
  • Padova: 551° sqd. AVES del gruppo SoATCC (sistema operativo avvistamento comando e controllo).

Invariate sedi e denominazioni dei rgt. di sostegno.

Sono, però, cambiate le dipendenze di tutta l’AVES:

  • Centro AVES, 1° “Antares,”, 5° “Rigel”, 21° “Orsa Maggiore”, 28° “Tucano”, gr. SoATCC dipendono dal comando dei supporti;
  • la brigata aeromobile “Friuli”, col 7° “Vega”, dipendono dal comando delle forze di proiezione;
  • il 4° “Altair” dipende dal comando truppe alpine;
  • il 2° “Sirio” dipende dal comando del 2°  FOD (forze operative di difesa);
  • i rgt. di sostegno dipendono dal comando dei supporti logistici.

Nel 1999 altri eventi modificano l’aspetto dell’AVES:

  • il 28° gr. sqd. AVES “Tucano” da Roma-Urbe si trasferisce a Viterbo dando vita a un gruppo interamente dotato di velivoli ad ala fissa;
  • il 30° gr. sqd  AVES “Pegaso” da Catania-Fontanarossa si trasferisce a Lamezia.

Il nuovo millennio

Il 1° giugno 1999, con decreto ministeriale, l’AVES diventa “Cavalleria dell’Aria”, terza specialità dell’arma di cavalleria.

Conseguentemente cambiano anche le denominazioni dei reparti; l’acronimo “AVES” viene sostituito da “Cavalleria dell’Aria” che verrà abbreviato in “Cavaria”.

Il 30 settembre 2001 viene inaugurato il “Monumento ai Caduti dell’Aviazione dell’Esercito” in concomitanza col 50° anniversario della costituzione della specialità.

Nel novembre del 2003, in seguito all’ennesima riorganizzazione della Forza Armata, per decreto, l’AVES perde la denominazione “Cavalleria dell’Aria” e ritorna ad essere specialità dell’esercito col tradizionale nome di “Aviazione dell’Esercito”.

Le trasformazioni organiche e i cambi di dipendenza continuano.

Lo squadrone Italair-Unifil a Naqoura (Libano) non è più squadrone, ma diventa gruppo squadroni; gli elicotteri non sono più AB-205, ma AB-212 e 412; non dipende più dal 1° “Antares” ma, passa prima alle dipendenze del comando AVES e,  poi del COI  Difesa (comando operativo interforze).

Dal comando AVES (COMAVES) dipendono:

  • il Centro Addestrativo, che ha giurisdizione sul 21° gr. sqd. di Cagliari;
  • la nuova Brigata AVES che è composta da:

A. 1° rgt. “Antares”,
B. 2° rgt.”Sirio”,
C.  4° rgt. “Altair” , con un gruppo a Venaria Reale,
D.  28° gr. sqd. “Tucano.

Anche il 26° gr. sqd. “Giove” di Pisa viene sciolto assieme al 51° gr. sqd. “Leone” del 1° “Antares”. Al posto di quest’ultimo nasce nel 2002 il 26° gr. sqd. REOS (reparto elicotteri operazioni speciali).

Il gruppo Soatcc viene sciolto nel 2006 e la base di Padova chiusa, come quella di Pontecagnano il cui personale e mezzi confluiscono a Lamezia.

Nel marzo 2008 vengono consegnati, ufficialmente, i primi cinque (di 65) NH 90.

Essi riprendono la numerazione di fusoliera (201, 202… a seguire) dei gloriosi AB 204, quelli che fecero fare un salto di qualità all’allora ALE.

Sostituiranno gli AB 205, 212, 412 in dotazione ai gr. sqd. dei vari reggimenti.

Nel luglio 2009 la task force Italair celebra il trentennale dalla costituzione con il raduno degli ex comandanti e la dismissione della base storica di Naqourta:   personale e mezzi si trasferiscono dal giorno 28 nel nuovo eliporto posto a mezza costa (New Land) verso Est.

L’AVES, nel settembre 2009, annovera tra il suo personale, le prime due donne brevettate pilota di cui una su A-129 e l’altra su Dornier Do-228.

Il 10 dicembre 2009, in occasione della celebrazione della festa della Madonna di Loreto, patrona dell’Aviazione dell’Esercito, viene inaugurato il nuovo hangar NH-90 presso l’aerea operativa E.I. dell’aeroporto “T. Fabbri”.

Il 2010, inizia con la sostituzione dei due elicotteri AB 412 operanti in Libano, che rientrano al 7° rgt. AVES “Vega” con altrettanti AB 2012. Il mese successivo, termina per l’AVES la missione  KFOR in Kosovo.

Alla  fine  del mese di settembre 2010, presso ISAF sono presenti con l’Aviation Battalion:

  • 5 CH47C Plus Siap impiegati con compiti di trasporto strategico pesante di uomini e mezzi nella vasta area posta sotto la responsabilità del contingente italiano, compito oggi sempre più indispensabile per ridurre i rischi di agguati con le micidiali trappole esplosive nei lunghi trasferimenti su strada.
  • 6 AB205 MEP impiegati con compiti di trasporto veloce di piccole aliquote di personale, di squadre speciali nonché vettore MEDEVAC di prima linea.
  • 10 A129C impiegati con compiti di ricognizione, scorta ad altri velivoli nonché supporto
  • 10 A 129 (Rigel – Vega);
  • 5 CH 47D (Antares);
  • 3 AB 412 (Antares – Vega) che verranno sostituiti dagli AB 205;
  • 3 AB 205 (Rigel).

Il 16 febbraio 2011 il comando materiali AVES passa alle dipendenze del comando AVES.

L’anno 2011 si conclude con il passaggio dal 7° rgt. “Vega” al 2° rgt. “Sirio” di  4 AB 412 costituendo lo sqd. ESC-5 e divenendo polo addestrativo B-12 (AB 212 ed AB 412) e con la consegna dell’Agusta all’AVES di 2 NH di ultima generazione.

Nell’agosto viene effettuata l’immissione del primo elicottero NH-90 (E.I. 214) dell’AVES nel teatro operativo  afgano. L’evento, mai accaduto prima ha destato molto interesse non solo in Italia ma anche fra gli alleati della NATO.

Gli AB 205 di ISAF, compiono l’ultima missione operativa in Afghanistan  e rientrano in Italia.

Il 24 settembre 2012, entrano in vigore le nuove tabelle organiche per il sostegno AVES. L’acronimo NIS si trasforma in comando di sostegno AVES.

Il 1° luglio 2013, viene effettuata un mini ristrutturazione, il 21° gr. sqd. AVES “Orsa Maggiore” di stanza a Cagliari Elmas, inserito nel Centro Addestrativo Aviazione  dell’Esercito di Viterbo, viene posto alle dipendenze del 2° rgt. AVES “Sirio” di Lamezia terme e il 28° gr. sqd. “Tucano” passa alle dipendenze del 1° rgt. AVES “Antares”.

Il 23 gennaio 2014  cade un elicottero AB 206  E.I. 620 del Centro AVES per urto contro fili in zona Tuscania (VT). Muoiono il generale di  divisione Giangiacomo Calligaris comandante del comando AVES e il ten. allievo pilota Paolo Lozzi.

Il 3 ottobre 2014  arriva a Viterbo il primo ICH-47F che dovrà gradualmente sostituire i CH-47C.

Il 10 novembre 2014, viene costituito il 3° Reggimento Elicotteri per Operazioni Speciali “ALDEBARAN” presso l’aeroporto “T. FABBRI” di Viterbo quale riconfigurazione del già esistente 26° Gruppo Squadroni “Giove” inquadrato nel 1° Reggimento AVES “ANTARES”. E’ il primo Reparto di volo italiano a livello reggimentale creato per fornire supporto alle Operazioni Speciali. Il Reparto è dotato di elicotteri AB 412, quale elicottero multiruolo, NH90 come elicottero da trasporto tattico e il CH47 come elicottero da carico.

L’unità sarà inizialmente inquadrata nell’ambito della Brigata Aviazione dell’Esercito per transitare alle dipendenze del Comando Forze Speciali dell’Esercito al termine del percorso di acquisizione dell’intero spettro delle capacità necessarie.

Il connubio personale, formazione, elicotteri di ultima generazione permetteranno al Reparto di assolvere, con sempre maggiore efficacia, ai più complessi compiti che potrebbero essere assegnati nel prossimo futuro.

L’AVES OGGI

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