CAEX I 2018: IL GIORNO DELL’AZIONE

Viterbo maggio 2018. Il 21 maggio, ha preso il via la seconda settimana dell’esercitazione congiunta dell’Aviazione dell’Esercito CAEX I 2018.

Due attività, svoltesi alla presenza del Comandante dell’Aviazione dell’Esercito, Generale di Brigata Paolo Riccò, hanno interessato le due aree addestrative del poligono di Monte Sant’Andrea (Cesano) la mattina e dell’ex polveriera di Tarquinia nel pomeriggio.

La prima attività, volta alla cattura di un high value target (obiettivo ad alta valenza nell’accezione di leader nemico), ha avuto inizio alle ore 10.30 e ha visto l’impiego di 3 task group (reparti in addestramento) ai quali sono stati assegnati 3 diversi settori. L’obiettivo, costituito dall’edificio sede del comandante nemico, era circondato da 3 posti di osservazione e allerta equipaggiati con 3 mitragliatrici medie che fornivano la sicurezza al comandante e quindi di conoscere in anticipo i diversi assetti a lui ostili.

L’operazione ha quindi previsto l’acquisizione di questi 3 posti di osservazione mediante 3 elicotteri d’attacco AH-129 “Mangusta” nonché, in concorso di forza, elicotteri UH-90 con l’immissione sul campo di plotoni aeromobili. Immediatamente dopo, l’intervento di un elicottero CH-47 F ha sbarcato un plotone del 66° Reggimento di Fanteria Aeromobile “Trieste” che ha provveduto alla bonifica dell’edificio portando a termine la missione di cattura dell’obiettivo.

In questo contesto, sono stati impiegati assetti cinofili specializzati nella ricerca di esplosivi nonché assetti Medevac e Vetevac, volti al recupero di persone e animali feriti. Al termine di tali operazioni, sono state quindi effettuate due attività di personnel recovery (recupero di personale rimasto isolato).

Diversamente dall’attività condotta nella mattinata, quella del pomeriggio, presso l’ex polveriera di Tarquinia, ha visto come missione principale l’estrazione di personale diplomatico italiano tenuto in ostaggio da gruppi di insurgent nella sede del Consolato italiano in teatro d’operazione.

Nella scorsa settimana era già stato emanato un piano di contingenza per permettere ai task group di pianificare l’operazione. All’atto pratico, l’attività si è svolta inizialmente con l’ingaggio dell’area da parte degli elicotteri AH-129 e, successivamente con l’immissione di assetti cinofili prima, e plotoni elisbarcati da elicotteri UH-90 e CH-47 F che hanno dato inizio a un rastrellamento degli edifici. Quasi in contemporanea, altri 2 plotoni sono stati immessi in teatro tramite operazioni di fast rope. E’ stato quindi effettuato, tramite un elicottero HH-412, un recupero al verricello di personale del corpo diplomatico rimasto isolato su un tetto.

Anche qui si è potuto assistere a un’attività di Forward Medevac. In prima battuta, un VTLM “Lince” semioticamente associato a un AH-129, è stato prontamente scardinato mediante l’utilizzo di un kit di estrazione per permettere il prelievo del ferito, identificato con un simulatore avanzato di paziente SimMan 3G, poi recuperato al verricello da un elicottero AB 205.

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