Mantenere in perfetta efficienza il parco aeromobili del museo dell’AVES, in modo che sul viso dei visitatori rimanga sempre quella espressione di ingenuo stupore, è una sfida per i baschi azzurri che concorrono a rendere possibile questa attività.
È necessario una continua sinergia tra ANAE ed AVES, come peraltro risulta evidente leggendo le pagine degli accordi di collaborazione che legano le due anime della specialità nella gestione della sala museale AVES e permettere di far conoscere la storia del volo e le nostre tradizioni. Un impegno giornaliero dei tanti soci ANAE che accudiscono con passione alle esposizioni del museo viterbese, dei colleghi in servizio che hanno la responsabilità dei preziosi materiali ma anche di tutti i colleghi manutentori specializzati che intervengono quando l’organizzazione accerta la necessità di interventi straordinari per mantenere l’integrità degli aeromobili AVES esposti.


Dopo avervi mostrato nello scorso numero della rivista l’incredibile lavoro di manutenzione svolto sulle ali di un L18 “giallone”, mostriamo qualche scatto degli interventi necessari per salvaguardare l’integrità strutturale e cromatica di un aereo L19 (Bird Gog) presso le officine del 1° Reggimento Sostegno Aviazione dell’Esercito “Idra” a Bracciano, sarà poi il turno di un SM1019 per completare il ciclo di “salvataggio” degli storici aerei, che hanno coperto un utilizzo nelle linee operative dell’Aviazione dell’Esercito dall’aprile del 1952 (L18) e dal 1963 (L19) fino al 1990 (SM1019).


Ed eccolo il nostro L19 quasi finito e parcheggiato in hangar a Bracciano, di fianco ad un altro nobile aeromobile della flotta AVES in lavorazione, mentre al museo di Viterbo è stato completato lo smontaggio e le operazioni preliminari per il trasporto del SM1019…non ci si ferma mai!
