Editoriale del numero 5/2023

La chiusura di un anno è sempre un momento speciale per riflettere su quanto abbiamo realizzato nel corso degli ultimi dodici mesi, facendo emergere chiaramente i successi e le sfide che abbiamo affrontato come collettivo.
Il 2023 è stato un capitolo importante per la nostra associazione in quanto ha ricordato il 40° anniversario dell’Associazione, importante traguardo, celebrato nel mese di maggio presso la nostra casa madre in Viterbo insieme alla presentazione del nostro calendario 2024 che ha costituito un altro importante momento di aggregazione, arrivando così alla decima edizione del calendario storico da quando ho l’onore di ricoprire la carica di presidente nazionale.
Ricordo come una sorta di previsione, la nota che scrissi al termine della prima edizione, avvenuta nel 2014 presso l’Aula Magna dell’Università della Tuscia alla presenza di una numerosa platea tra soci, personale dell’AVES e cittadini della Tuscia: “Scrivo questa nota con l’animo catturato dallo straordinario evento che insieme ai soci e ai Baschi Azzurri in servizio, abbiamo vissuto.
La presentazione del nostro calendario è stata il coronamento di un percorso che ha visto operare in completa sinergia tutte le componenti del nostro Organismo. Tale evento, può rappresentare il capostipite di una serie di eventi similari”.
È stata, ancora una volta, un’occasione importante per riunire ANAE e AVES, le due anime dei Baschi Azzurri, confrontarsi per crescere insieme ed esaltare da un lato la preparazione e la professionalità del nostro personale in servizio, dall’altro la passione, l’impegno nel sociale e la spontanea partecipazione dei nostri soci in quiescenza in vari progetti, facendo sistema con altre realtà associative per esaltare valori etici nazionali e qualità peculiari del territorio, con lo scopo di proteggere la memoria del nostro passato e poter guardare con maggior fiducia al futuro.
Parlando di memoria, quando riceverete il giornale, nel 2024 ricorrerà il 10° anniversario dell’incidente di volo dove persero la vita il Gen. Giangiacomo Calligaris, Comandante dell’AVES e il Cap. Paolo Lozzi.
Nell’occasione commentai il tragico evento con queste parole: “Scrivo queste righe con animo ferito da un dolore, cui non è stato dato tempo di reagire all’infausto evento che la tragicità di una sorte inattesa ha voluto sottrarre a tutti i Baschi Azzurri, e non solo a loro, il Comandante, il riferimento carismatico di una figura di Ufficiale Generale il cui profilo indelebile è già scolpito nella storia di tutti noi”.
La nostra missione continua anche per onorare chi ci ha preceduto e ogni nuovo anno ci offre una tela bianca su cui scrivere nuove opportunità di crescita e di sviluppo.
Che il 2024 sia un anno di progresso, comprensione reciproca e prosperità condivisa.
Vi auguro un felice anno nuovo, pieno di soddisfazioni personali e realizzazioni collettive.


Sergio Buono

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