Ho il dovere di iniziare questo editoriale di fine anno, ricordando il grande evento che il quattro novembre, giorno dell’Unità nazionale e giornata delle Forze armate, ci ha riguardato da vicino. Davanti all’altare della Patria, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha decorato, per la seconda volta nei suoi 40 anni di storia, lo stendardo del 1° reggimento AVES “Antares” della Croce di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia. Quel giorno con me, spiritualmente, c’erano tutti i soci dell’Associazione Nazionale Aviazione dell’Esercito. Nella monumentale grandiosità del Vittoriano e nella solennità della cerimonia, ho provato grande orgoglio nel calzare il Basco Azzurro testimone dell’appartenenza all’Aviazione dell’Esercito. A nome di tutti i soci, congratulazioni vivissime al comandante col. Antonio Del Gaudio e a tutti gli effettivi del reggimento per il grande riconoscimento che viene da lontano, fin dalla sua costituzione, accumunando così nel “grazie” della Nazione tutti i Baschi Azzurri che dal 1976, hanno fatto parte del glorioso Reparto. Bravi tutti e grazie “Antares!” Nelle pagine che seguono, troverete il racconto dell’evento fatto con le riflessioni emozionanti di Colui che ha svolto il prestigioso compito di “Alfiere” del glorioso stendardo. Le motivazioni della decorazione, allo stendardo di Antares: “impiegato fin dalla sua costituzione in tutte le missioni NATO e ONU di supporto alla pace e intervento umanitario al servizio della comunità internazionale e delle popolazioni in difficoltà”, mi hanno spinto a riflettere su quanto riportato dal nostro giornale nei numeri di quest’anno. Numero 1/2016: 1° reggimento “Antares”, 40 anni al servizio dell’Italia e della pace; numero 2/2016: L’Aquila – aprile 2009: Noi c’eravamo e numero 3/2016: Reggimento Antares – I primi quarant’anni, e… non è finita. In questo numero troverete un articolo dall’incipit ancora più significativo e aderente alle motivazioni della decorazione: Antares c’è anzi, c’è sempre stato. Non è ormai più necessario tessere le lodi del nostro giornale e di quanto esso sia sempre dentro le notizie che ci riguardano e sull’attualità che ci circonda però: se non è un vaticinio… cosa? Tutto ciò merita veramente una positiva considerazione nei confronti del nostro periodico che renda giustizia al livello raggiunto e alla sua capacità di raccontare e qualche volta addirittura anticipare i fatti che ci riguardano. Ora, utilizzando il poco spazio che mi è rimasto, mi piace ricordare come il 2016 sia stato per l’ANAE un anno di grande fermento che ha consentito di raggiungere molti degli obiettivi che ci eravamo posti e concludere i numerosi progetti messi in cantiere a inizio d’anno. In breve, anche perché ne è stato dato ampio risalto nelle pagine del giornale, ricordo l’arrivo degli elicotteri storici AB47G e AB47J al primo reggimento di sostegno “Idra” e degli aerei L18 ed L21 oltre all’SM 1019 e all’AB 204 al Centro addestrativo Aviazione dell’Esercito che una volta ricondizionati, consentiranno di realizzare quel percorso museale dell’AVES che rappresenta uno degli obiettivi dell’anno che verrà. Anche il progetto “Volandia” è ormai giunto alle fasi conclusive. Come acclarato, oltre a “il BA” la presidenza dell’ANAE, utilizza il sito web anae.it attraverso il quale mantiene un collegamento continuo e immediato utile a informare i soci su tutto ciò che avviene in ambito AVES e sulle attività delle sezioni territoriali dell’associazione. Posso assicurarvi che, anche in questo caso, abbiamo superato ogni aspettativa diventando sempre più punto di riferimento per i soci e no, a dimostrazione che l’impegno, la serietà e la passione per il lavoro pagano sempre. Il sito, anche per ammissione di colleghi di altre associazioni, è apprezzato per i contenuti, per la celerità e affidabilità delle notizie e per la veste grafica che, grazie agli interventi realizzati nel corso dell’anno, si presenta come una testata giornalistica di tutto rispetto, accogliendo un sempre maggior numero di visitatori. Un solo dato, penso sia sufficiente per chiarire ancor più quanto specificato: la notizia della decorazione dello stendardo del 1° reggimento AVES “Antares”, dal 4 novembre al 16 novembre 2016, è stata letta da 5.630 persone che come si può ben immaginare, non sono solo i nostri soci. Il nostro calendario, come ormai d’abitudine, ha riscosso un notevole successo in occasione della presentazione, dove si sono contemporaneamente verificate alcune “prime volte”: la partecipazione in video di uno dei piloti più “antichi” dell’ALE; la presenza sul palco con la partecipazione attiva del “capostipite” degli specialisti; la presenza dei presidenti delle sezioni, del consiglio direttivo nazionale, dei probiviri e dei revisori dei conti. Eccezionale è stato l’apprezzamento da parte dei soci che già ne sono venuti in possesso. A tal proposito, penso di dare soddisfazione a coloro che hanno collaborato a realizzarlo e rendere edotti i soci che le copie, a tutt’oggi prenotate, sono ampiamente sufficienti a coprire le spese per la sua realizzazione. Quando questo numero arriverà nelle vostre case, saremo alla vigilia delle festività di fine anno. Sento pertanto il dovere di ricordare tutti i nostri caduti e i Baschi Azzurri che nell’anno che si conclude hanno lasciato la loro esistenza terrena; ai loro familiari rinnovo sempre la nostra vicinanza e disponibilità. A tutti i soci, al personale dell’AVES in servizio sia in Patria sia all’estero e alle loro famiglie, giungano i voti augurali per un sereno Natale e un 2017 dovizioso di soddisfazioni. Buon Natale e buon anno a tutti.</span></p>
<p style=”text-align: justify;”><span>Il presidente nazionale </span>Sergio Buono</p>