IN RICORDO DI MARCO

Nel Comune di Forlì, nella mattinata del 4 giugno si è svolta un’iniziativa che ha voluto ricordare con rispetto e gratitudine il sacrificio del Maggiore Briganti, ufficiale pilota dell’Aviazione dell’Esercito Italiano, scomparso con il suo equipaggio, durante una missione in Iraq nel 2005, quale simbolo di dedizione e coraggio per la comunità locale e per l’intera nazione.

La giornata commemorativa è stata preceduta da una funzione religiosa in suffragio, presso la Chiesa Parrocchiale di San Martino in Strada, subito dopo, è partita dalla Torre civica di Piazzetta della Misura, una staffetta ciclistica intitolata “Pedaliamo insieme”, che si è conclusa proprio nel luogo della commemorazione in via Marco Briganti, a San Martino in Strada, a due passi dall’abitazione in cui il giovane risiedeva prima di sposarsi e trasferirsi a Poggio Torriana.

Interventi del Sindaco di Forlì Dott. Gian Luca Zattini e del Gen. C.A. Antonio Bettelli

Alla cerimonia ufficiale hanno partecipato oltre ai familiari (papà Vanni è socio onorario della sez. ANAE “VEGA”), molte autorità cittadine compreso il Sindaco di Forlì Dott. Gian Luca Zattini, rappresentanze delle varie forze armate, i labari e medaglieri delle associazioni combattentistiche e d’arma locali ma soprattutto moltissimi baschi azzurri, guidati dal Generale di Corpo d’Armata Antonio Bettelli, già comandante dell’AVES, una nutrita rappresentanza del settimo reggimento Aviazione dell’Esercito “Vega” di Rimini (reparto di appartenenza del Magg. Briganti), con un picchetto d’onore armato ed il proprio comandante Col. Federico Tonon, il presidente Gen. Giovanni Ramunno ed il vicepresidente Col. Mirco Drudi della sezione ANAE riminese con il vessillo associativo e l’alfiere il 1° Lgt Domenico Favero.

Vent’anni senza Marco – come riportato sulle pagine del Resto del Carlino – tanto tempo è trascorso da quando un incidente in elicottero in territorio iracheno strappò alla famiglia e ai tantissimi amici Marco Briganti, maggiore dell’esercito italiano. Da allora il ricordo del giovane – 33enne per sempre – non si è mai affievolito: continuano a tenerlo in vita le tante testimonianze di affetto di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo.Ci manchi tantissimo, chissà come saresti oggi, ti voglio bene e ti porto sempre nel mio cuore – scrive Manuela Briganti – Un bacio fino al Paradiso“.

Il comandante del 7° Vega di Rimini mi ha detto che un anniversario non deve essere triste, devo ricordare tutte le cose belle passate assieme – le parole della mamma –. Anche se il cuore è a pezzi e le lacrime non si fermano, penso che sono stata fortunata ad averti avuto. Sono convinta che tu sei sempre con noi e sono orgogliosa del mio eroe, ancora ricordato con affetto da amici e parenti“.

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