L’AVES C’È SEMPRE

Il 28 novembre 2019, nell’aula magna dell’Università degli Studi della Tuscia, l’Associazione Nazionale Aviazione dell’Esercito, ha presentato il suo tradizionale calendario alla presenza di autorità civili e militari e di numerosi cittadini che hanno occupato ogni ordine di posti.

Il sindaco di Viterbo dott. Giovanni Arena ha portato i saluti del Consiglio Comunale di Viterbo.

L’Aviazione dell’Esercito, era presente con il Comandante Gen. B. Paolo Riccò, i comandanti delle Brigate, il comandante della Centro Addestrativo AVES, i comandanti dei Reggimenti e il comandante del riconfigurato 4° gr. sqd. sostegno “Scorpione” con i sottufficiali di Corpo e un gran numero di Baschi Azzurri in servizio.

Anche quest’anno il calendario ANAE, è stato presentato da una  madrina d’eccezione che fa parte del mondo dei Baschi Azzurri: Federica Di Gion,  giornalista, attrice di cinema e di teatro, figlia del compianto pilota istruttore Col. Giuseppe Di Gion; straordinaria “padrona di casa” ha tenuto alta l’attenzione degli oltre 200 spettatori per più di due ore, dimostrando un’altissima professionalità che ha dato lustro alla nostra presentazione.

Il calendario 2020 si è potuto realizzare grazie alla disponibilità offerta dal Comando Aviazione Esercito e all’attiva partecipazione dei Comandi dei reparti, a dimostrazione della sinergia che da diversi anni si è stabilita tra l’AVES e l’ANAE e che ha permesso di portare a compimento progetti comuni con ottimi risultati.

Ne è scaturito un documento di 36 pagine che consente di rendere il calendario ANAE 2020 un chiaro e sicuro riferimento storico da trasmettere in eredità alle giovani generazioni di Baschi Azzurri. 

Ogni reparto che lo scorso maggio ha ricevuto la bandiera di guerra, compreso il 3° REOS che l’aveva giù ereditata nel novembre 2014, occupa due pagine utilizzate dagli stessi reparti per descrivere la loro storia e raccontare un evento caratterizzante il reparto stesso.

Tali operazioni hanno sollecitato la realizzazione di un calendario, focalizzato  sulla narrazione della nuova configurazione dell’AVES e il suo peculiare impegno “duale” che pur mantenendo inalterati i compiti istituzionali, le ha permesso di ergersi a componente essenziale tra gli organismi che operano nell’attività di protezione civile nazionale.

Nella storia della Specialità molti e decisivi sono stati gli interventi nello specifico campo grazie alla dedizione e alla professionalità dei suoi equipaggi di volo che giornalmente svolgono il servizio di pronto intervento ininterrottamente nelle 24 ore e grazie anche alla preparazione tecnica del personale dei reparti di sostegno che opera per mantenere in efficienza gli aeromobili al fine di svolgere qualsiasi missione con un alto gradiente di  sicurezza.

Il titolo, “L’AVES c’è sempre”, vuole testimoniare che oggi, come ieri, l’AVES con il suo personale e i suoi velivoli, continua a operare  per solleciti e immediati interventi su tutto il territorio italiano.

Un impegno senza soluzione di continuità in ogni giorno dell’anno. Ogni qualvolta sia stato necessario intervenire, l’AVES c’è stata sempre.

L’AVES c’è, L’AVES c’è sempre, l’AVES c’è sempre stata, sono gli slogan che con dei racconti in pillole accompagnano il lettore in un percorso tendente a far conoscere come l’AVES nei suoi sessantotto anni di vita, abbia acquisito capacità e competenze che la rendono componente essenziale nel campo della protezione civile.

L’AVES c’è sempre: nelle valanghe, nei terremoti, per salvare persone, boschi e abitazioni dal fuoco, nelle alluvioni, nelle emergenze sanitarie. 

L’AVES c’è perché dietro una Specialità che rappresenta l’élite delle nostre Forze armate, ci sono degli equipaggi, donne e uomini coraggiosi, professionali, sempre disponibili, dal forte senso del dovere e dello Stato

Il documento rende merito alla dedizione e alla capacità professionale dei Baschi Azzurri di ieri e di oggi che, con missioni spesso svolte in condizioni marginali, hanno contribuito ad alleviare le sofferenze di coloro che hanno subito le conseguenze dagli effetti ormai sempre più frequenti dei cambiamenti del clima.

Al termine della presentazione, ai comandanti è stato donato un  quadro con incorniciate le due pagine del calendario riguardanti la storia e l’evento caratterizzante il loro reparto.

Scroll to top