1966 1° corso U.P.O.E

di Andrea Meschini

Cinquant’anni fa, nel mese di febbraio 1966, un manipolo di ufficiali subalterni approdava a Frosinone sede della scuola di volo dell’aeronautica militare per iniziare un percorso di vita completamente nuovo, impegnativo, pericoloso ma, al tempo stesso, stimolante, affascinante, coinvolgente.

Eravamo gli allievi del 26° (numerazione aeronautica) corso di ufficiali piloti di elicottero.

“Ciao, sono…, vengo da…, sono sposato, e tu? No, io non sono sposato”.

I soliti convenevoli ripetuti per 18 volte da 18 sconosciuti che, forse inconsapevolmente, stavano costruendo un legame   fatto di amicizia, fratellanza, condivisione, che si rivelerà indissolubilmente forte nonostante il passare degli anni e la lontananza delle sedi di servizio.

Al termine del corso con l’AMI, solo 12 conquistammo la tanto agognata Aquila, simbolo della nostra appartenenza alla “Gente dell’aria”. Ci trasferimmo a Viterbo, nella “casa madre” dell’allora Aviazione Leggera dell’Esercito, per iniziare la seconda parte della nostra formazione di piloti osservatori dell’esercito. In questa sede trovammo i frequentatori del 24° corso piloti di elicottero e con loro abbiamo costituito il 1° corso ufficiali piloti osservatori di elicottero.

La denominazione di “Primo” deriva dalla coincidenza di due fattori: per la prima volta l’ALE arruolava ufficiali delle varie armi senza precedenti aeronautici e in via sperimentale, il mezzo aereo impiegato per l’addestramento sarebbe stato   l’elicottero multiruolo AB204B. Compagni di viaggio di questa seconda fase addestrativa, limitatamente allo studio delle materie teoriche, sono stati i “confratelli dell’ala fissa” del 24° corso piloti di aereo, i quali, in tempi successivi, sono venuti ad incrementare la famiglia dei piloti “dell’ala rotante”.

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