Editoriale del Presidente Nazionale
Gen. Sergio Buono
L’undicesima sezione dell’Associazione Nazionale Aviazione dell’Esercito è ormai una realtà. Il percorso non è stato assolutamente facile, se si considera che ci sono voluti ventidue anni dalla costituzione del reggimento che oggi da nome ed onore alla sezione ANAE “Vega” Rimini.
A dire il vero, negli ultimi cinque anni, più volte siamo stati sul punto di annunciare la sua fondazione poi, a causa di problematiche sorte “nell’ultimo miglio” il progetto si è temporaneamente arenato, posticipando così di anno in anno la sua realizzazione. Le difficoltà, non hanno comunque affievolito la volontà della presidenza di continuare a impegnarsi con tutte le energie disponibili per il raggiungimento di un obiettivo che, se portato a termine, avrebbe rappresentato un segno ineludibile della capacità attrattiva della nostra associazione e una ventata di sano entusiasmo. Tutto questo fino al 13 aprile scorso, quando l’assemblea ordinaria dei soci, convocata dal presidente del comitato promotore, ne ha sancito la costituzione con l’elezione delle cariche sociali.
Al presidente della sezione ANAE “Vega” Rimini, al consiglio direttivo di sezione e ai 115 soci che la compongono invio, a nome di tutti i Baschi Azzurri dell’ANAE, un caloroso benvenuto e un augurio di buon lavoro.
Al comandante del reggimento AVES “Vega” e al suo comando un convinto “grazie” per la disponibilità e l’assistenza, fornita al comitato promotore durante le fasi dell’iter procedurale che hanno portato alla nascita della sezione. L’importanza di tale evento, è giustamente posto in risalto nelle prime pagine di questo numero de “il Basco Azzurro” che accomuna la costituzione della sezione “Vega” Rimini al trentacinquesimo compleanno dell’ANAE e il decimo anniversario dell’impiego degli AB 212 dell’AVES in Libano, nella missione UNIFIL, che fa di Italair il reparto di volo italiano che da più lungo tempo opera all’estero. Non è un caso, se l’articolo che ripercorre i dieci anni dei bianchi AB 212 è preceduto dal racconto del primo corso per piloti di elicotteri “a turbina” dell’ALE, svolto a Fort Rucker in Alabama su un altro mitico elicottero: lo storico AB 204. Sarà infatti proprio con l’AB 204, dipinto di bianco e con le insegne dell’ONU, che avrà inizio in Libano, nel 1979, una nuova epoca per l’Aviazione dell’Esercito.
Il prossimo 9 maggio ho convocato l’assemblea generale dei soci che, in occasione del 35° compleanno dell’ANAE, si svolgerà presso la sala cinema della caserma “D. Chelotti”, casa madre della specialità e punto di “decollo” di tutti i Baschi Azzurri per un’attività straordinaria. I delegati in rappresentanza di tutti i soci saranno chiamati a disegnare con coraggio e convinzione il futuro del nostro organismo e progettare i traguardi da perseguire per lo sviluppo della nostra Associazione.
Negli ultimi anni, molta strada è stata percorsa verso una nuova e più omogenea struttura che ha consentito alle sezioni dislocate sul territorio di partecipare attivamente alla vita dell’organismo. L’esperienza acquisita dalla periferia, sarà nuovo punto di partenza per utili e importanti passi in avanti che consentano un ulteriore possibilità di sviluppo e una maggiore partecipazione delle sezioni territoriali alla modernizzazione dell’Associazione.
Questo è il motivo che mi ha spinto, in occasione del trentacinquesimo anniversario della nostra costituzione, a svolgere l’atto statutario più importante all’interno della caserma Chelotti, dove prese slancio e si concretizzò l’anelito che spinse i nostri Padri fondatori a sentire la necessità, una volta definitivamente bloccate le ruote e poggiati i pattini a terra, di continuare a mantenere per il tramite di un’associazione i legami di una vita caratterizzata dall’amor Patrio e dalla passione per il volo.
Sono convinto che, con la partecipazione di tutti e con lo spirito che ha animato gli anni appena trascorsi, la nostra associazione saprà nuovamente “decollare” per obiettivi sempre più importanti, impegnativi e gratificanti, continuando a percorrere la strada che ci hanno indicato i nostri Padri fondatori.
Sento il dovere, in conclusione di ricordare il sottufficiale specialista di volo Andrea Fazio, deceduto a seguito del tragico incidente avvenuto il 6 aprile 2018, durante l’attività addestrativa nell’operazione “Mare Sicuro” e i membri dell’equipaggio rimasti feriti.
A nome di tutti i Baschi Azzurri dell’Associazione Nazionale Aviazione dell’Esercito e mio personale, esprimo il profondo cordoglio ai familiari del sottufficiale deceduto.
Ai membri dell’equipaggio feriti, l’augurio di pronta guarigione a cui unisco la solidarietà e la vicinanza dell’ANAE alla Marina Militare.
In questo numero
You can go
di Giampaolo Giannetti
A quel tempo, partire per l’America non era affare di tutti i giorni! E per di più per un tempo lungo, quasi un anno, con la famiglia ancora “in fasce”, l’incertezza di un Corso difficile, un programma abbastanza “nebuloso”, una lingua inglese allora veramente… approssimativa e due compagni di viaggio che non erano miei amici e avevano entrambi 10 anni più di me. Insomma, non era proprio la via dell’orto. Poi, cos’erano gli elicotteri con motore a turbina?
I primi di settembre, presso l’Ufficio dell’Addetto Militare USA a Roma, in via Veneto, si svolse il tanto sospirato esame, scritto e orale di inglese al termine del quale mi fu detto: “You can go!” E lo dissero anche a Valente e Castiello.
ANAE: Finalmente la terza “Stella”
di Marino Zampiglia
Il 1 marzo 2018, su richiesta del Comitato promotore, costituito da personale in servizio e in quiescenza del “Vega”, il Consiglio Direttivo Nazionale, ha deliberato la nascita della sezione ANAE “Vega” Rimini, 11a sezione dell’Associazione Nazionale Aviazione dell’Esercito, il cui nome, appunto, identificando la stella della costellazione della Lira, si va ad aggiungere alle altre due sezioni che prendono il nome dalle stelle: Rigel, della costellazione Orione e Altair, della costellazione Aquila.
AB 212 – Dieci anni in Libano
di Gianluca Carofalo
Nel 2008 quattro elicotteri AB 212 dell’Aviazione dell’Esercito poggiavano i pattini per la prima volta sul suolo libanese. Iniziava un nuovo impegno, sulle rotte tracciate in quei cieli dal veterano 205.
Era un’eredità pesante quella che si apprestavano a raccogliere i “2 e 12”. Entravano a fare parte di una storia cominciata con i mitici “Iroquois” AB 204, quasi quarant’anni fa il che rende la Task Force “Italair” il reparto di volo italiano con più anzianità di servizio all’estero.
La battaglia del pastificio 2 luglio 1993
di Andrea Lopreiato
Venticinque anni fa, il 2 luglio 1993, i Media di tutto il mondo, battevano la notizia di quella che verrà storicamente riconosciuta come la battaglia del pastificio che vedeva interessati i militari italiani del contingente denominato ITALFOR-IBIS della missione UNOSOM – United Nations Operation in Somalia. La sera di quello stesso giorno, tra il contingente italiano si contavano tre militari morti e una trentina di feriti
Da Caporetto alla Battaglia del Solstizio
di Andrea Boni
Quest’anno ricorre il Centenario, tutti lo sanno. Tutti ricordano la “Battaglia del solstizio” (così D’Annunzio battezzò quella che l’autorevole cronista, Colonnello Pietro Maravigna, chiamò: La Battaglia Difensiva sulla Piave, usando l’articolo femminile per il fiume), se non la battaglia, evento complesso, la data del suo inizio: 15 giugno (poi Festa dell’Arma di Artiglieria). Tutti ricordano la fine vittoriosa: Vittorio Veneto e il 4 novembre, giorno del “cessate il fuoco”.
Ma cosa è successo tra Caporetto, ottobre 1917, e il 15 giugno 1918?
Grande Guerra in montagna – I Luoghi della Memoria
di Sergio De Monte
Nell’anno appena trascorso, con un gruppo di amici, abbiamo portato a termine un programma tematico sui luoghi della Grande Guerra.
Amanti della montagna e delle sue bellezze, al termine di una escursione sui monti della Carnia, seduti su una occasionale tavola ben imbandita, entusiasti della bellezze naturali e delle gigantesche e deturpanti opere di guerra viste che causarono profonde e incancellabili ferite alla montagna, decidemmo di stilare un programma per la effettuazione di escursioni tematiche sui luoghi della Grande Guerra in montagna.
Sentiero delle 52 gallerie
Mulattiera ampia che si inerpica tra quota 1216 m s.l.m. di Bocca di Campiglia e quota 1934 m s.l.m. di Porte del Pasubio con un dislivello di 750 m, e una lunghezza di 6300 m di cui 2300 m in 52 gallerie. La 52^ galleria è dedicata alla “Sardegna” in onore al plotone di minatori Sardo protagonista di grandi scavi nella zona del Dente Italiano.
Globalizzazione – Villaggio globale o neo-colonialismo?
di Sergio Buono
Globalizzazione: c’è chi ne celebra il trionfo e chi il funerale. Evidentemente ci sono delle ambiguità, degli equivoci da sciogliere; mettiamo, pertanto, da parte le celebrazioni e vediamo di fare un po’ di chiarezza sulla parola più usata e abusata, degli ultimi anni. Esempi di globalizzazione si possono rintracciare addirittura nell’antichità: pensiamo alla supremazia greca sul Mediterraneo centro-orientale tra VI e IV secolo a.C., le cui influenze culturali si sono estese, con l’ellenismo, anche ai secoli successivi: la koinè, la lingua greca comune utilizzata dalle genti del Mediterraneo centro-occidentale per i rapporti commerciali e culturali.
L’Aviazione dell’Esercito vola ai CaSTA
Tra i protagonisti di questa 70^ edizione dei CaSTA anche 5 baschi azzurri del 4° Reggimento AVES “Altair”: il Magg. Pasquale Di Casola, il Cap. Hera Galli, il 1° Lgt. Guido Semola, il 1° Lgt. Pietro Tarolli e il C.M.Ca. Francesco Tamburro che si sono distinti nelle specialità di alpinismo, nella classifica di categoria “El Gigante” di sci alpino e di categoria seniores.
Claudio Achilli e Laura Meschini
Campioni Italiani 2018 Danze Standard Classe “Master”.
Domenica 4 febbraio 2018, a Foligno, i Maestri di ballo Claudio Achilli socio ANAE della sezione “Muscarà” e Laura Meschini, hanno concluso la loro carriera di competitori federali coronandola con il prestigioso titolo di “Campioni Italiani Classe Master”.
Francesco Celletti
Campione d’Italia Esercito
Le grandi sfide sono iniziate con la gran fondo “Strade Bianche”, continuate con la “Sportfull Dolomiti Race”, e concluse con la gran fondo “Scott”. Il risultato finale è stato quello della conquista del titolo italiano dell’Esercito di categoria.