Editoriale del numero 1/2023

Cari lettori,
come in ogni editoriale di inizio anno, avremmo dovuto parlare di bilanci e considerazioni sul lavoro associativo svolto, gettando poi uno sguardo agli obiettivi da conseguire nel nuovo anno, ma, si sa, siamo attratti più dal futuro certi che ci saranno ancora sfide da affrontare. Con la vostra dedizione e il vostro impegno, siamo sicuri che l’ANAE continuerà a servire al meglio la comunità dei “Baschi Azzurri”.
In tema una premessa appare opportuna. L’ANAE da anni ormai programma il divenire senza relegarlo nell’arco di un anno solare. Ci piace lavorare su obiettivi a breve, medio e lungo termine. Solo così il cammino diventa efficace, quasi inarrestabile. Siamo riusciti a far “decollare” la nostra sala museale, pur in clima di restrizioni imposte dalla pandemia.
In quest’ottica lavoreremo anche nel 2023, anno in cui ricorrono i nostri “primi 40 anni”, esprimendo appieno quel potenziale insito nel nostro sodalizio che vogliamo offrire a chi ci è accanto.
Attraverso le nostre iniziative, oggi più che mai, vogliamo far giungere un messaggio forte a tutti i Baschi Azzurri, un messaggio di orgogliosa appartenenza e di fiera consapevolezza.
Consapevolezza che ci porta a sentire la responsabilità di chi ha il compito di custodire e narrare le gesta dei Baschi Azzurri nel mondo, confermando l’inscindibilità dell’AVES e dell’ANAE: due realtà di una stessa magica storia.
Lasciatemi ringraziare, a nome di tutti i Soci, il Comandante dell’AVES Gen. Andrea Di Stasio, per la sua costante vicinanza. L’ANAE, in un ordinamento virtuale, può essere considerata una “Brigata” e le Sezioni i suoi “Reggimenti”.
Il 1° febbraio scorso, presso il Reggimento “Antares”, è stato festeggiato il mezzo secolo di operatività dell’elicottero CH47 “Chinook”. Era il 1° febbraio del 1973 quando l’elicottero, che ha fatto la storia dell’Aviazione dell’Esercito, atterrava a Viterbo.
L’ANAE, in più occasioni ha proposto all’amministrazione comunale di Viterbo di esporre in pubblico in maniera permanente e in una degna cornice cittadina un simulacro dello stesso elicottero CH47 che fin dal suo arrivo ha scritto, quale massima espressione della capacità operativa dell’Aviazione dell’Esercito, una pagina esaltante della storia d’Italia e conseguentemente della città di Viterbo. L’idea è sempre stata accolta favorevolmente, ci auguriamo che diventi presto realtà.
Vi lascio alla lettura, sicuro che alcuni articoli di questo numero potranno incuriosirvi, come la storia del regolare Eliservizio svolto negli anni ‘60 con un elicottero AB47J.
Ringrazio il Col. Gianfranco Paglia, Medaglia d’Oro al Valor Militare, Consigliere del Ministro della Difesa e capitano del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa, per l’interessante intervista concessaci e, con lui, quanti contribuiscono con i loro scritti a rendere il nostro periodico sempre più apprezzato.
Avanti con la missione
Sergio Buono

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