Editoriale del numero 2/2023

Il 2 maggio 1983 veniva costituita a Viterbo l’ANAE. Sono trascorsi quarant’anni punteggiati da un meraviglioso percorso “epico e azzurro” che le pagine di questa rivista raccontano puntualmente con passione.
Un percorso dove ognuno di noi, con il proprio contributo, ha reso possibile il raggiungimento dei tanti traguardi, in una sorta di “touch-and-go” che ha permesso alla nostra associazione di crescere non solo numericamente, ma anche e soprattutto in termini di prestigio e fiducia.

Da sempre considero la fiducia un elemento fondamentale nella vita privata, professionale e “associativa”. Il successo di un progetto si ottiene attraverso la combinazione virtuosa di una serie di fattori, tra questi considero la fiducia il più importante. Un noto educatore/scrittore statunitense, Stephen Covey, affermava che quando ci si rapporta con altre persone è come se si avesse un conto corrente “emozionale”. Il suo funzionamento è lo stesso di quello che conosciamo tutti in un conto corrente bancario. Infatti, per prelevare dei soldi dobbiamo prima versarli, in quello emozionale la valuta di scambio sono le emozioni e ogni volta che facciamo qualcosa che veicola emozioni andiamo a credito acquisendo fiducia.

L’ANAE in 40 anni, grazie alla passione e al coinvolgimento dei propri soci, ha realizzato in memoria dei propri Caduti il complesso monumentale nella città di Viterbo. In occasione del nostro quarantesimo anniversario abbiamo deciso di arricchirlo con un gioco di luci che, per chi ha avuto modo di ammirarlo in notturna, produce emozioni uniche.

Grandi e piccoli successi tangibili che ci rendono orgogliosi di appartenere a un sodalizio giovane e in continua evoluzione.

Infatti, l’impronta ANAE è riscontrabile in importanti realtà molto apprezzate, come la Sala Museale, frutto dell’appassionato lavoro dei nostri esperti Soci, ma anche fuori dalla realtà strettamente AVES come il parco museo di Volandia, dove, grazie al diretto interessamento della Presidenza, migliaia di visitatori hanno modo di ammirare e conoscere gli aeromobili dell’Aviazione dell’Esercito.

Tutto questo, cari “Baschi Azzurri”, si ottiene grazie a un conto corrente emozionale che quotidianamente è alimentato da noi tutti. Ne ho avuto la prova in occasione del nostro 21° raduno di metà maggio attraverso gli attestati di stima e i messaggi di auguri giunti da molti Baschi Azzurri e dai Comandanti che, negli anni, hanno avuto il privilegio di essere al vertice della Specialità.

Mi spiace che, per una sfortunata concomitanza di fattori, l’attuale Comandante dell’AVES, i Comandanti delle varie unità e i relativi Sottufficiali di Corpo non abbiano potuto partecipare a nessuno degli eventi da noi organizzati; sono certo che in futuro, in situazioni simili, saremo gratificati della loro presenza.

La casa “ANAE” è sempre aperta e per tutti, senza alcuna distinzione, c’è sempre un posto in prima fila!

Approfitto di queste ultime righe per ringraziare i tanti soci ANAE, in servizio e in quiescenza, che in questi giorni sono impegnati nei luoghi interessati dall’alluvione in Emilia Romagna.
A loro va la nostra gratitudine e riconoscenza e la nostra vicinanza alla popolazione.

Avanti, sempre e comunque, con la missione!
Sergio Buono

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