Editoriale del numero 3/2024

Carissimi Baschi Azzurri, stimati Lettori,
negli angoli più remoti delle nostre memorie collettive risiedono storie di sacrificio, coraggio e cameratismo.
Questi racconti, spesso trasmessi da generazione a generazione, sono testimonianze viventi di un passato che ha plasmato il nostro presente. Le associazioni d’arma, pur nella loro apparente semplicità, custodiscono un valore inestimabile: la capacità di mantenere saldi i rapporti tra ex commilitoni. Questa missione, inscritta nei loro statuti, rappresenta non solo un omaggio al passato, ma anche un pilastro fondamentale per il futuro delle nostre comunità. Questa riflessione, nasce dalla mia partecipazione al raduno del corso piloti dello scorso 15 giugno.
Da qualche anno dedico con passione molte ore della mia giornata all’attività associativa ed è sorprendente scoprire quanto si possa ancora ricevere da questa esperienza, anche dopo tanti anni. Lo spirito di corpo, nato nelle trincee e nei campi di battaglia, è una forza viva che trascende il tempo e lo spazio e rinsalda i vincoli di apprtenenza allo stesso reparto. Esso si fonda su esperienze condivise di difficoltà, solidarietà e mutuo sostegno. Mantenere questi legami significa preservare una rete di supporto che va ben oltre il periodo di servizio attivo. Le esperienze vissute insieme forgiano legami indissolubili, basati su un reciproco rispetto e una profonda comprensione delle sfide affrontate. È in questi legami che gli ex commilitoni trovano forza, conforto e un senso di appartenenza che li accompagna per tutta la vita. Le associazioni d’arma svolgono un ruolo cruciale nel mantenere vivi questi legami. Attraverso eventi, raduni e iniziative commemorative, esse offrono l’opportunità di ritrovarsi, condividere ricordi e sostenersi reciprocamente. Non sono semplici riunioni: rappresentano occasioni per rivivere un senso di unità in un mondo in cui la rapidità dei cambiamenti rischia di farci perdere di vista il valore delle relazioni umane.
L’ANAE nella sua “apparente semplicità” non solo contribuisce a mantenere vivi i legami tra ex commilitoni, ma svolge, come più volte ribadito, un ruolo fondamentale nella trasmissione della memoria storica. Mentre andiamo in stampa con la Rivista stiamo organizzando la distribuzione presso i nostri Reggimenti dell’albo d’oro dei nostri Caduti.
Questa edizione non è solo un libro, ma un vero e proprio tributo a chi ha dato tutto per un ideale superiore. Le pagine, curate con attenzione e rispetto, offrono un viaggio nella memoria collettiva dei Baschi Azzurri, tracciando un percorso che va oltre la mera cronaca. È un invito a riflettere sul significato del sacrificio e sulla responsabilità che deriva dall’essere parte di una comunità che ha nel cuore lo spirito di corpo e l’appartenenza.
Il valore di questa iniziativa risiede nella sua capacità di evocare l’essenza dei Baschi Azzurri. Per chi ha indossato questo distintivo simbolo, l’iscrizione all’Associazione diventa quasi un dovere morale, un modo per mantenere vivo il legame con una storia condivisa. È un concetto semplice, ma potente: lo spirito di corpo e l’appartenenza devono essere sentiti profondamente per essere veramente significativi.
Vi lascio alla lettura di questo numero nel pieno dell’estate e auguro a tutti momenti di serenità e gioia. Che questa stagione sia un’opportunità per rafforzare ancora di più quei legami che ci uniscono e per creare nuovi ricordi da condividere.


Buona estate a tutti!
Viva l’Aviazione dell’Esercito
Viva l’ANAE
Sergio Buono

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