Missione “Provide Comfort”

  • Inizio Missione: 3 Maggio 1991
  • Fine Missione: 1 Agosto 1991
  • Stato: Conclusa
  • Luogo: Kurdistan
  • Area Geografica: Medio Oriente

Il 28 febbraio 1991, tra le forze alleate multinazionali irachene, viene posta fine alla guerra del golfo seguita all’invasione del Kuwait da parte delle forze armate di Saddam Hussein. Iniziarono nel territorio dell’Iraq delle sollevazioni popolari contro il regime che portarono ad una repressione durissima soprattutto nella regione montuosa settentrionale al confine con la Turchia e l’Iran dove l’etnia curda combatte da anni contro Baghdad. Tutto l’apparato bellico iracheno, pesantemente danneggiato ma non reso inefficiente dai bombardamenti alleati, fu così impiegato nel nord del paese, con l’intento di reprimere nel sangue ogni tentativo di rivolta da parte della minoranza curda. Il risultato fu che grandi masse di profughi, migrarono verso le zone di confine con la Turchia e l’Iran, dove comunque non godevano di particolari benevolenze, mentre altri si rifugiarono sulle montagne irachene, iniziando una resistenza armata contro Bagdad. La stagione invernale, la mancanza di ogni tipo di rifornimento e l’incalzante pressione dell’esercito iracheno, produssero ben presto le condizioni per uno sterminio di massa.

Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, sotto le pressioni della comunità internazionale, intervenne approvando due risoluzioni: condanna della repressione della popolazione curda irachena e intimazione all’Iraq di cessare le ostilità in atto e di agevolare le azioni umanitarie. Sotto l’egida dell’ONU, il 6 aprile 1993, ha inizio l’operazione “Provide Comfort” consistente nell’aviolancio di rifornimenti alimentari ai profughi; contemporaneamente, viene costituito un contingente militare multinazionale, come deterrente contro eventuali aggressioni da parte delle truppe scelte fedeli a Saddam Hussein.

La partecipazione italiana alla missione “Provide Comfort” iniziò di fatto il 21 aprile con il primo lancio di viveri da parte dell’Aeronautica militare. Il Governo italiano, formalizzò la partecipazione all’operazione il 2 maggio. Il contingente denominato “ITALFOR –Airone” era composto da unità della brigata paracadutisti Folgore e da un reparto di sanità aviotrasportabile della brigata alpina “Taurinense”, per un totale di 170 ufficiali, 370 sottufficiali e 950 soldati, cui si aggiunsero 8 ufficiali e 13 sottufficiali dell’Aeronautica militare ed 8 infermiere volontarie della CRI.

L’ALE, costituisce il gr. sqd. di formazione Italely (alle dipendenze del 1° Antares), che dopo un trasferimento via mare, di materiali e mezzi viene dislocato a Diyarbakir/Silopi – Turchia, con 4 CH 47C e 4 AB 205.

A partire dal 9 luglio inizia il disimpegno delle unità con la cessione dell’ospedale da campo all’ospedale civile di Zakho. Quando tutte le forze multinazionali lasciano l’Iraq, presso i “campi di transito” non vi sono più di 15.000 curdi.

L’attività di Italely, inizia il 17 maggio 1991 e termina il 15 luglio dello stesso anno.

Il 17 luglio l’ultima aliquota del contingente Airone rientra in Patria.

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