Editoriale maggio giugno 2016

Carissimi,

non posso iniziare questo mio editoriale senza ringraziare tutti i delegati della nostra associazione per la fiducia che mi è stata accordata lo scorso 9 maggio, in occasione dell’assemblea annuale dei soci, confermandomi nella carica di presidente nazionale per i prossimi tre anni. L’occasione mi è propizia anche per dare il benvenuto e augurare un proficuo lavoro ai soci neoeletti nel consiglio direttivo nazionale, nel collegio nazionale dei revisori dei conti e nel collegio nazionale dei probiviri. Mi fa enormemente piacere rilevare come negli organi centrali siano rappresentate quasi tutte le sezioni, a conferma di come il cammino intrapreso giusto tre anni fa, seppur con qualche naturale difficoltà, abbia centrato le aspettative dei soci che, all’unanimità, decisero il cambiamento. Proprio questo argomento, come potrete leggere più avanti, ha occupato la parte iniziale del mio rapporto sullo stato dell’Associazione. L’ho detto più volte: senza il nostro coraggio e la nostra determinazione non saremmo stati in grado di ideare, mettere in cantiere e realizzare tutti quei progetti che hanno caratterizzato il lavoro degli ultimi tre anni. In particolare mi riferisco al lavoro svolto per la modernizzazione dello statuto e relativo regolamento di attuazione. E’ proprio lungo la linea tracciata dal nostro documento fondante, e in armonia con i nostri valori associativi, che potremo tendere verso traguardi sempre più ambiziosi. Gli obiettivi conseguiti hanno dimostrato che con l’impegno di tutti nessun traguardo ci è precluso e proprio per questo, con il consiglio direttivo Nazionale e con i presidenti di sezione, sono stati individuati ulteriori importanti obiettivi da portare a compimento nel prossimo futuro. Sono progetti che riguardano sia l’attività dell’associazione svolta dai soci e per i soci sia progetti tendenti all’impegno sociale collaborando “alle attività promozionali che le Amministrazioni dello Stato, Militari e Civili, Centrali e Periferiche, svolgono a favore del reclutamento militare, del volontariato e della Protezione Civile”. Sono sicuro che tutti gli obiettivi programmati verranno centrati. Il numero 3/2016 del nostro periodico è ricco, come sempre, di argomenti di attualità e di cronaca delle nostre sezioni e dei reparti AVES. Troverete il resoconto dell’assemblea generale dei soci e della cerimonia del 65° anniversario della costituzione della Specialità. Molto spazio è stato dato alle celebrazioni svolte territorialmente in occasione dei 40 anni dal riordinamento dell’AVES avvenuto nel 1976, con la realizzazione del nuovo assetto dei reparti. Molti sono stati i raduni che si sono succeduti soprattutto negli ultimi due mesi di cui troverete puntale racconto. Mi piace però segnalare alcuni articoli che caratterizzano questo numero e che arricchiscono di contenuti il nostro giornale: la storia di “Antares” che mette sotto i riflettori gli straordinari 40 anni del 1° reggimento AVES; il racconto del generoso e massiccio intervento di uomini e mezzi dell’AVES in occasione del terremoto del Friuli di 40 anni fa, che storicamente rappresenta il primo grande impatto della Specialità con l’attività di protezione civile. Infine i 150 anni dalla costituzione del Movimento della Croce Rossa e del Corpo militare della Croce Rossa Italiana. Segnatamente quest’ultimo articolo onora la nostra associazione e dà lustro al nostro periodico a dimostrazione di quanto sia apprezzato e ricercato anche al di fuori del nostro ambiente. L’articolo è stato inviato dal referente per la comunicazione del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana presso l’Ispettorato Nazionale di Roma che ringrazio anche a nome di tutti voi. Prima di concludere, desidero informarvi che il 20 ottobre 2016, presso l’aula magna dell’Università della Tuscia in Viterbo, si terrà la presentazione del calendario ANAE 2017 che da ormai tre anni rappresenta uno degli eventi di identificazione con la nostra associazione e di anno in anno viene sempre più apprezzato da tutti i Baschi Azzurri in servizio e in quiescenza. Ancora un vivo ringraziamento per la fiducia accordatami che genera in me un nuovo e corroborante impulso a sempre meglio operare. Buona lettura e buona estate.

Il presidente nazionale Gen. Sergio Buono

 

BA di maggio giugno 2016

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